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Il MIBAC acquista l’ex Chiesa di San Procolo a Firenze per il Museo del Bargello

da | 7 Lug 2019 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

Foto: Museo Nazionale del Bargello

Su proposta della Soprintendenza fiorentina diretta da Andrea Pessina, il Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Mibac, Gino Famiglietti, ha disposto in data 29 maggio 2019 l’acquisizione a titolo di prelazione della Chiesa di San Procolo a Firenze per una somma di poco superiore ad un milione di euro.

L’interesse per l’edificio è dato soprattutto per la sua collocazione, situato nelle immediate vicinanze del Bargello.

“Ringraziamo il ministro Bonisoli e il direttore generale Famiglietti – dichiarano il soprintendente Andrea Pessina e la direttrice del Bargello Paola D’Agostino – per aver immediatamente compreso l’importanza di procedere all’acquisto di questa prestigiosa struttura. Non solo restituiremo cosi’ alla pubblica fruizione un luogo carico di storia e d’arte, ma daremo anche al Museo Nazionale del Bargello la possibilita’ di disporre di nuovi spazi per le sue necessita’”.

Insieme alla chiesa sono state acquisite anche tutte le sue opere d’arte, come le grandi pale d’altare di Matteo Rosselli e Gaetano Piattoli e una tavola raffigurante la Visitazione con santi, variamente attribuita al Ghirlandaio e a Piero di Cosimo. Con la collaborazione del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, le opere acquisite, sono state già trasferite nei depositi della Soprintendenza.

La chiesa, nota dalle fonti gia’ dall’XI secolo, subi’ nel tempo numerosi interventi fino ad assumere nel Settecento l’aspetto attuale, caratterizzato dalle rifiniture ad affresco a finte architetture. Nel 1778 fu soppressa come parrocchia, divenendo cosi’ sede di varie confraternite, fra cui quella di S. Antonio abate detta dei ‘macellari’, e qui negli anni Trenta del Novecento Giorgio La Pira diede vita alle Messe dei poveri. L’edificio, di proprieta’ della famiglia Salviati dal 1786, fu vincolato nel luglio del 1991 insieme alle opere d’arte che contiene; a seguito dei gravi danni subiti con il crollo della sua copertura nel 2005, e’ stato sottoposto ad un primo importante restauro strutturale.

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