Dopo il protocollo che il ministro Bonisoli ha sottoscritto con la Guardia di Finanza il 12 giugno scorso, ora si affianca un altro protocollo che il Mibac, la scorsa settimana, ha sottoscritto con lAutorita’ nazionale Anticorruzione (Anac) con l’obiettivo di innalzare i livelli di collaborazione nella prevenzione dei fenomeni di corruzione nella Pubblica Amministrazione e dei tentativi di infiltrazioni della criminalita’ nelle gare d’appalto.
Il documento prevede il rafforzamento del monitoraggio del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2019-2021, nonche’ in materia di applicazione delle normative sulla trasparenza da parte delle societa’ partecipate, incontri e seminari formativi per i responsabili prevenzione della corruzione e trasparenza e infine una specifica attivita’ di vigilanza collaborativa sulle procedure di gara e sull’esecuzione degli appalti di particolare rilevanza e impatto economico sul territorio.
Operativamente, Mibac ed Anac, istituiranno un tavolo tecnico per il coordinamento delle azioni da intraprendere, per il monitoraggio delle attività e per la verifica dei risultati raggiunti. Ogni azione che verrà intrapresa, sarà regolamentata da apposito accordo tra il segretariato generale del Mibac e lAnac.
“Con la firma del protocollo tra Mibac e Anac di oggi – ha dichiarato il ministro Bonisoli – mettiamo un ulteriore tassello in un piu’ ampio progetto che e’ quello di rendere trasparente l’attivita’ dell’Amministrazione e sbarrare le porte ai tentativi di corruzione e possibili infiltrazioni, anche da parte della criminalita’ organizzata nei tessuti maggiormente esposti a rischio. Il denaro pubblico va speso in modo che possa generare prosperita’ e ricchezza per il Paese e per i cittadini. Nel sistema virtuoso che ho immaginato per il ministero per i beni e le attivita’ culturali, tolleranza zero per frodi e corruzioni”. Il presidente dell’Anac Raffaele Cantone si e’ detto “particolarmente entusiasta dell’intenzione del ministro Bonisoli di prevedere la rotazione periodica dei soprintendenti. E’ una scelta non soltanto legittima ma di grande opportunita’, che non va vista come una pratica punitiva. Infatti concilia la necessita’ di assicurare criteri di trasparenza con la possibilita’ di inserire, attraverso il ricambio periodico, forze fresche e un rinnovato entusiasmo all’interno dell’amministrazione.