A fine agosto scadono i 90 giorni entro i quali dovranno essere pubblicati i bandi per procedere alliscrizione negli elenchi nazionali istituiti presso il Mibac dei professionisti competenti ad intervenire sui beni culturali.
Dopo la firma del ministro Bonisoli, il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.124 il 29 Maggio 2019. Il provvedimento, atteso dal 2014, è stato il risultato di una complessa concertazione tra diversi soggetti: la Direzione generale educazione e ricerca, il Consiglio superiore dei Beni Culturali, l’Ufficio legislativo del Mibac, le associazioni professionali, le organizzazioni imprenditoriali e quelle sindacali, l’ufficio di Gabinetto del Mibac, il Miur, il Ministero del Lavoro, le Commissioni Parlamentari, la Conferenza Stato-Regioni e il Consiglio Universitario Nazionale.
Sono sette gli elenchi previsti, divisi per professione. Vengono così disciplinati nel dettaglio i requisiti professionali per: archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, esperti di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali, storici e dell’arte. Ma non solo: il decreto adegua l’Italia agli standard del Quadro Europeo delle Qualifiche prevedendo l’inserimento negli elenchi professionali anche sulla base delle competenze acquisite. Inoltre, nel parere espresso dalla Commissione Cultura del Senato, si invita il Governo a sostenere le opportune iniziative legislative volte ad includere nel sistema degli elenchi, e nel più breve tempo possibile, anche altre professioni (paleontologo, mediatore museale, manager del patrimonio culturale, musicologo ed altre).
I requisiti, comuni a tutti e sette gli elenchi, sono:
-cittadinanza italiana o di uno Stato estero;
-maggiore età;
-titolo di studio ed esperienza professionale previsti per il profilo e la fascia di interesse.Poi per ogni figura professionale, il ministero ha pubblicato il dettaglio dei requisiti specifici
La Commissione di verifica valuterà la cumulabilità di lauree o corsi post lauream conseguiti in diversi ambiti sempre attinenti ai Beni Culturali. Ai fini di riconoscimento tutti i titoli accademici, i corsi di studio e lattività professionale conseguiti allestero dovranno essere opportunamente vidimati dallEnte preposto e documentati secondo la procedura descritta nellarticolo 5 del decreto.
La domanda va inviata in modalità telematica mediante un apposita procedura predisposta dal Mibac e disponibile sul sito del ministero. In caso di possesso di requisiti idonei per più figure è consentita liscrizione a più di un elenco. Una volta pubblicati gli elenchi professionisti Mibac saranno consultabili sul sito internet istituzionale del Ministero e non limiteranno il candidato nello svolgimento della professione.