Sarà un vero e proprio spettacolo il restauro dellopera “Ronda di notte” (1642) di Rembrandt (1606-1669), massima espressione del talento artistico del pittore olandese e vera e propria punta di diamante dell’intero Rijksmuseum di Amsterdam. Levento è organizzato in coincidenza con le celebrazioni, in Olanda, per i 350 anni dalla morte di Rembrandt. Lintervento di restauro, dopo 44 anni dallultimo, prevede la pulitura e consolidamento della pittura in alcune parti ingiallite o sbiancate ( i curatori hanno notato l’apparizione sulla tela di una sorta di patina bianca che offusca i colori di Rembrandt). Il quadro, di dimensioni gigantesche, misura 3,63 m x 4,37 m, è considerato uno dei maggiori capolavori del maestro olandese per la vivida esecuzione dei dettagli e dell’eccezionale uso della luce. Il dipinto raffigura il capitano Frans Banning Cocq insieme col suo luogotenente Willem van Ruvtenburgh nel momento in cui impartisce l’ordine di iniziare la marcia, verso un non specificato luogo d’azione o di ritrovo. Lopera fu commissionata a Rembrandt dallo scabino Frans Banning Cocq, che pur svolgendo di professione l’attività medica comandava anche una corporazione di archibugieri, i Kloveniers; obbiettivo di Cocq era quello di farsi ritrarre insieme a quindici suoi ufficiali, così da dare rilievo al proprio aspetto militaresco, cristallizzato nel tema del quadro. A partire dal prossimo 8 luglio, sarà racchiuso in una camera di vetro trasparente progettata dall’architetto francese Jean Michel Wilmotte. Il dipinto potrà rimanere esposto, durante tutto il restauro,per i due milioni di visitatori che ogni anno entrano al Rijksmuseum essenzialmente per ammirare Rembrandt. Una piattaforma, tramite una webcam, consentirà agli amanti dell’arte di tutto il mondo di seguire le varie fasi dell’intervento.
Il 24 giugno la “Ronda di notte” verrà temporaneamente trasferita in un’altra galleria del museo per consentire dal 25 giugno di allestire l’enorme teca di vetro che incapsulerà il dipinto durante l’intervento. Taco Dibbits, direttore del museo di Amsterdam, non ha precisato i tempi della conclusione del restauro, perchè “serviranno anni”. Dibbits ha paragonato i lavori che interesseranno il monumentale dipinto, a quelli che hanno riguardato la Cappella Sistina quando si è trattato di intervenire sugli affreschi di Michelangelo in Vaticano.
Due atti vandali segnano la storia della “Ronda di notte”. Il 14 settembre 1975 un folle lacerò la tela con colpi fitti e violenti, procurando ben tredici squarci, alcuni dei quali erano lunghi addirittura ottanta centimetri. L’autore del secondo sfregio, avvenuto il 6 aprile 1990, fu invece un uomo che danneggiò il dipinto spruzzandovi dell’acido, che fortunatamente penetrò solo nello strato superficiale, agevolando sensibilmente il successivo restauro. Il restauro, ha spiegato il direttore Dibbits, consentirà, con tecniche sofisticate di far tornare il capolavoro allo splendore originario, contrastando l’usura del tempo e i danni arrecati dai vandali.