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Le gallerie degli Uffizi dedicano tre mostre a Cosimo I de’ Medici

da | 5 Giu 2019 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Le Gallerie degli Uffizi di Firenze celebrano i 500 anni dalla nascita di Cosimo I de’ Medici, primo Granduca della città, con ben tre esposizioni. La prima mostra, “ Cento lanzi per il principe” è dedicata alla Guardia tedesca dei Medici (‘Guardia de’ lanzi’ in vernacolo fiorentino), composta dai caratteristici alabardieri in livrea. L’esposizione si svolge, non a caso, al primo piano degli Uffizi: dalle finestre delle sale si può ammirare la Loggia dell’Orcagna su Piazza della Signoria, che per essere stata la facciata del quartier generale della Guardia tedesca negli Uffizi è ancora oggi nota come Loggia dei Lanzi (abbreviazione dal tedesco “Lanzknecht”, lanzichenecchi)

Per il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, “il fatto che il duca avesse deciso di costituire la guardia del corpo e della corte con forze provenienti da terre lontane rivela la diffidenza che egli aveva verso i suoi concittadini: qualche anno dopo la sua salita al potere, ancora sobbolliva in città la divisione fra i seguaci dei Medici e i fautori dei fuorusciti antimedicei”.

L’arrivo dei lanzichenecchi a Firenze nel 1541 è una delle manifestazioni della fedeltà di Cosimo I all’imperatore Carlo V d’Asburgo: molto prima di diventare duca di Firenze, Cosimo aveva infatti più volte potuto vedere in azione la Guardia dei cien Alemanes (cento tedeschi) che seguivano l’imperatore in tutti i suoi pellegrinaggi. Per quasi duecento anni, fino al 1738, i Lanzi hanno svolto una funzione cruciale nell’ambito della corte medicea. Compito principale della guardia era difendere la persona del sovrano e i suoi più stretti congiunti, pertanto nelle raffigurazioni degli eventi legati al sovrano, i suoi soldati appaiono quasi sempre, facilmente individuabili grazie ai loro costumi sgargianti e alla loro arma iconica: l’alabarda.

La mostra percorre la storia di questa milizia sotto vari aspetti – sociale, culturale, militare: divise in quattro sezioni, oltre 90 opere tra armature, armi, vestiti, incisioni, dipinti, documenti e libri ne raccontano l’istituzione e la storia, senza tralasciare l’impatto che essa ebbe sulla vita cittadina. Sono esposti oggetti sensazionali: quello che resta dell’armatura di Cosimo I, la splendida armatura del capitano Fernberger con impresso lo stemma mediceo, proveniente dal Künsthistorisches Museum di Vienna, oltre ad armi, oggetti, incisioni e ritratti. Dopo circa 200 anni di fedele servizio, i Lanzi furono l’ultima vestigia del vecchio regime ad abbandonare il proprio posto, fino all’arrivo a Firenze nel marzo 1738, della Guardia svizzera dei Lorena. “Gli studi archivistici del Medici Archive Project sugli alabardieri tedeschi a Firenze – commenta il Direttore Eike Schmidt – hanno fatto emergere una messe di informazioni inedite, portando alla luce opere d’arte dimenticate o sconosciute, e offrono ora una nuova lettura per innumerevoli documenti figurativi del periodo, legati alla storia di Firenze al tempo dei lanzichenecchi”. Le altre due rassegne dedicate a Cosimo I sono “Una biografia tessuta. Gli arazzi seicenteschi in onore di Cosimo I” e “La prima statua per Boboli. Il Villano restaurato”, entrambe ospitate a Palazzo Pitti dal 5 giugno al 29 settembre.

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