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Appuntamento in giardino. 222 giardini pubblici e privati, storici e moderni, aperti in via eccezionale

da | 31 Mag 2019 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

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Erano un centinaio l’anno scorso alla prima edizione in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio e quest’anno, dedicato alla sostenibilità ambientale, sono più del doppio, 222 il 60% in più per la precisione, i giardini pubblici e privati, storici e moderni, alcuni aperti in via eccezionale per la seconda edizione dell’iniziativa “Appuntamento in giardino”. Promossa dall’Associazione Parchi e Giardini d’Italia di cui è presidente l’ambasciatore Ludovico Ortona, con il sostegno di Ales e di ASVIS – Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile, è stata presentata nella Sala Spadolini del Mibact da Carolina Botti, presenti il Segretario Generale Giovanni Panebianco, Mario De Simoni Presidente e AD di ALES, Alberta Campitelli vice presidente dell’Associazione parchi e giardini, nonché per il rapporto con le Dimore Storiche Livia Pediconi, per il FAI Sofia Bosco e per l’ASVIS Patricia Navarra.

Una manifestazione rivolta al grande pubblico invitato a scoprire questi gioielli nascosti del nostro patrimonio in cui natura e arte, storia e cultura, paesaggio e giochi d’acqua uniti in un mix armonioso non cessano di sorprendere e di stupire. Giardini piccoli e grandi, antichi e moderni disegnano in modo inimitabile il paesaggio italiano, che non è solo castelli, ville e dimore sontuose, ma anche giardini e parchi.

Per rendersene conto basta scorrere l’elenco dei giardini sparsi per la penisola visitabili nei primi due giorni di giugno in tutte le regioni d’Italia. Per circa la metà si tratta di aperture straordinarie di luoghi che normalmente non sono aperti al pubblico se non in occasioni particolari. O in alcuni casi di giardini che si possono visitare solo in parte. E’ il caso a Caprarola del giardino d’estate e a Genova del Giardino segreto di Palazzo Reale con le sale adiacenti che in genere non si può visitatare.

Impossibile citarli tutti, ma è doveroso ricordarne almeno qualcuno. Al Nord, a Pinerolo, uno dei gioielli privati imperdibili è il Parco Storico del Torrione, in cui ha lavorato anche il grande paesaggista Carlo Pejrone. Progettato nella prima metà dell’Ottocento da un architetto tedesco di giardini Xavier Kurten che aveva lavorato anche per i Savoia, che porta in Piemonte la novità del gusto per il giardino all’inglese. Un ambiente che si caratterizza per una natura che sembra lasciata totalmente alla sua spontaneità.

Al centro in Toscana, un giardino nuovissimo il Parco di Villa Trecci. Era di proprietà di una famiglia di Montepulciano e aveva attorno un uliveto e un campo di grano. E’ lì che è sorto nel 2015, per iniziativa di Cinzia Sorlini e del marito il paesaggista Adelmo Barlesi un giardino chiuso di tre ettari, simile a quelli del Seicento con un roseto, una limonaia, giochi d’acqua e un lago artificiale. Ed essendo in Val d’Orcia dove l’acqua è preziosa sono state scelte piante come le lavande, le salvie che hanno bisogno di poca acqua. Un parco ecosostenibile che sfrutta l’acqua piovana immagazzinandola in apposite cisterne e utilizzandola solo per il lago e per le fontane. Non per innaffiare, a parte le rose. Un sistema sotterraneo d’irrigazione evita l’evaporazione. Dietro il parco una chiesetta del 1237, come è scritto su una targa, intitolata a San Bartolomeo, già parrocchia prima di San Biagio, è la più antica chiesa fuori le mura della città.

Un esempio virtuoso di rinascita a Sud è il Real Bosco di Capodimonte, legato da quattro anni alla direzione del Museo omonimo. 184 ettari, due volte Villa Borghese, a venti minuti da Napoli “è una realtà urbana e sociale importante”, un bosco pubblico gratuito che richiama tre milioni e mezzo di presenze l’anno, dice il direttore Silvayn Bellenger raccontando quello che è diventato grazie anche alla collaborazione attiva della gente del quartiere. L’ultimo giardino cino-inglese d’Italia, ripulito, restaurato, il 2 giugno ospiterà una grande festa sul Belvedere da cui si vede il mare fino a Capri.

Di dimensioni più contenute, poco nota ma non meno fascinosa è Villa d’Ayala a Valva in provincia di Salerno. Un bosco di lecci, aceri, magnolie, solcato da viali con due giardini all’italiana e un incantevole teatrino di verzura, da non perdere.

E non mancano le Ville Medicee di Castello, La Petraia, Pratolino, le Ville e i giardini del FAI, i siti Unesco, gli Orti Botanici. E ovunque oltre la visita attività di animazione, spettacoli, laboratori e degustazioni di prodotti tipici locali. Una novità il contest fotografico lanciato si Instagram dal titolo “Il giardino si racconta: immagini di un universo verde”. Protagonista la bellezza della natura e dei giardini e le numerose attività proposte.

APERTURA sabato 1 e domenica 2 giugno. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.apgi.it e sui canali social APGI (FB, IG, TW)

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