Presentato il nuovo allestimento degli Uffizi per la pittura del ‘500 e del primo ‘600, con 14 nuove sale, per i maestri veneti e fiorentini: si tratta di 105 dipinti, un terzo dei quali erano da tempo in deposito, ora esposti su oltre 1100 metri quadrati di arte. La nuova sistemazione delle è stata concepita per migliorare la visione e la comprensione delle opere da parte del pubblico. Ciò è reso possibile anche grazie alle panchine disseminate lungo il percorso per consentire la sosta e il raccoglimento davanti ai dipinti.
La Venere di Urbino di Tiziano, affiancata a destra dalla Flora anchessa del pittore veneto e dalla Fornarina di Sebastiano del Piombo, è stata posta in una stanza appositamente dedicata, mentre la monumentale Madonna del Popolo di Federico Barocci ha fatto ritorno in Galleria dopo quasi dieci anni di lontananza dagli occhi del pubblico. Anche i capolavori del naturalismo veneziano hanno una nuova sala interamente riservata, altre invece ospitano le opere del Tintoretto e del Veronese. Protette da vetri antisfondamento che ne garantiscono la stabilità climatica, ora le opere potranno essere ammirate in totale calma e concentrazione. Torna visibile anche la portentosa Caduta degli Angeli ribelli di Andrea Commodi: nel grande bozzetto, un drammatico groviglio di anatomie umane con il quale il pittore fiorentino voleva confrontarsi direttamente con il Michelangelo della Cappella Sistina. Vi è infine la zona dedicata alle Dinastie, dove i ritratti dei Medici di Bronzino (tra i quali anche la famosa Eleonora da Toledo con il figlio Giovanni) spiccano come gioielli.
I colori delle pareti sono naturali e stesi secondo gli antichi metodi, che li rendono vibranti e vivi: verde per la pittura veneta un verde ripreso dai tendaggi e dai rivestimenti dei muri che si notano in tanti dipinti del Rinascimento veneziano mentre per gli spazi destinati alla scuola toscana è stato scelto un grigio scuro, che richiama la pietra serena dellarchitettura degli Uffizi, ma con un timbro più caldo e vellutato. Due i temi fondamentali che hanno guidato il nuovo allestimento: la ricerca di continuità nello stile delle sale vasariane mediante lo studio di traguardi, di punti focali e prospettici nel posizionamento dei quadri e la costruzione di superfici espositive a supporto delle opere.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, commenta: È come se si fosse aperto un secondo, nuovo museo dentro la Galleria. Loperazione è di portata gigantesca, ed è stata resa possibile anche grazie a una generosa donazione dei Friends of the Uffizi Galleries, presieduti da Maria Vittoria Rimbotti Colonna. Questa formidabile impresa è stata portata a compimento dalleccezionale squadra delle Gallerie degli Uffizi, che ha lavorato con passione e grande competenza. Finalmente possiamo mostrare nel modo migliore due settori delle nostre collezioni, quello della pittura della Controriforma e quella della pittura veneta, che sono anche tra i più importanti al mondo. Ma non è finita qui: nel giro di pochi mesi tutta lala del Cinquecento sarà riallestita.
I complimenti al direttore stati espressi pubblicamente anche dallo storico dell’arte Antonio Paolucci, ex ministro dei Beni culturali ed ex direttore dei Musei Vaticani, già soprintendente del Polo museale fiorentino, durante la cerimonia di inaugurazione: Non era un’impresa facile creare uno spazio adeguato per mostrare la complessità e l’insieme delle due grandi scuole pittoriche del ‘500, quella fiorentino-toscana e quella veneta ma Schmidt è riuscito efficacemente, le nuove sale infatti consentono perfettamente di percepire lo spirito del XVI secolo.