Turismo: Italia nel Consiglio esecutivo 64° Commissione Europa UNWTO

da | 29 Mag 2019 | Turismo

L’Italia è stata nuovamente eletta nel Consiglio esecutivo alla 64° Commissione regionale Europa UNWTO (United Nations World Tourism Organization) per il mandato 2019-2023. Secondo il ministro Gian Marco Centinaio è «una ulteriore dimostrazione» che il nostro paese sta lavorando «nella giusta direzione». Anche stando ai dati provvisori Istat presentati ieri alla X Commissione della Camera, l’Italia sembra aver raggiunto ottimi risultati nel 2018 con 428 milioni di presenze.

L’Organizzazione mondiale del turismo è un’agenzia delle nazioni unite gestisce il coordinamento delle politiche turistiche e si impegna a promuovere lo sviluppo di un turismo che sia responsabile, sostenibile e accessibile. Fanno parte dell’UNWTO 158 paese, 6 membri associati e oltre 500 membri tra istituzioni, enti e privati. Una grande famiglia che si occupa di turismo a 360 gradi di cui l’Italia fa parte. «Siamo al centro delle strategie del turismo internazionale» ha affermato ieri il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Centinaio.

Il ministro ha le idee chiare: proseguire su questa strada, portando a termine gli obiettivi fissati, fornire una regolamentazione chiara per tutti e concentrarsi sul binomio turismo-enogastronomia per la promozione del nostro paese. Il 2020 sarà un anno importante per il settore turismo: sarà sia l’anno del gemellaggio Italia-Cina, un anno che sarà anche dedicato a raccontare le offerte culturali dei due paesi, e sia l’anno del turismo rurale per l’UNWTO.

Due giorni fa le principali organizzazioni italiane del turismo hanno avuto un incontro con il Segretario Generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo Zurab Pololikashvili, venuto in visita in Italia. È stato un modo per le organizzazioni di discutere sullo sviluppo del settore turistico non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale. Uno dei problemi che si dovrà affrontare sarà la gestione dei flussi turistici che dovranno essere destagionalizzati e pianificati al meglio.

Il turismo è una componente imprescindibile oramai per l’Italia che ha raggiunto 428 milioni di presenze nel 2018 (+2% rispetto al 2017), un numero impressionante di turisti sia italiani sia stranieri. Lo ha dichiarato Roberto Monducci, direttore del dipartimento per la produzione statistica, nella presentazione alla X Commissione (Attività produttive, commercio e Turismo) dei dati provvisori Istat.

Ha ragione il ministro Centinaio quando ha parlato della «giusta direzione» intrapresa dall’Italia, che lo sta facendo soprattutto con i turisti stranieri. Il flusso turistico internazionale, infatti, è aumentato rispetto al 2017: gli arrivi sono saliti del 3,3%, mentre le presenze del 2,6%. L’incremento del flusso nazionale, invece, è stato leggermente più basso con +1,9% in termini di arrivi e +1,0% di presenze.

Veneto, Trentino Alto Adige, Toscano, Emilia-Romagna e Lombardia sono le cinque regioni che hanno totalizzato più presenze turistiche (51,6% dei clienti residenti e 64,7% dei clienti non residenti, ovvero stranieri). La domanda dei turisti stranieri è aumentata per le regioni Sardegna, Puglia e Calabria, rispettivamente di +10,4%, 9,3% e +9,3%. Il dato interessante è la media dei pernottamenti pari a 3,39 notti: aumentano i soggiorni turistici, ma diminuiscono le loro durate. La media pernottamenti dei residenti è passata negli anni da 4,12 notti nel 2005 a 3,32 nel 2018, mentre quella dei non residenti da 3,89 nel 2005 a 3,46 nel 2018.