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Leonardo: Madonna Benois torna in Italia dopo 35 anni

da | 13 Mag 2019 | Arte e Cultura

È stato presentato a Milano, nella Sala Weil Weiss del Castello Sforzesco, l’evento espositivo: “Leonardo. La Madonna Benois, dalle collezioni dell’Ermitage”. Il quadro, prestato dall’importante museo di San Pietroburgo torna in Italia per le celebrazioni dell’anno vinciano. Verrà infatti esposto alla Pinacoteca Comunale di Fabriano (AN) dall’1 al 30 giugno, in una mostra a cura di Carlo Bertelli e Tatiana Kustodieva. “Siamo onorati e molto felici – ha dichiarato Maria Francesca Merloni, UNESCO Goodwill Ambassador for Creative Cities, promotrice e ideatrice dell’evento – è un grande privilegio esporre La Madonna Benois in occasione della XIII conferenza. Le Città Creative si inchinano al genio di Leonardo, al suo messaggio di bellezza, che edifica e riscatta, all’apertura e al mistero che un dipinto così prezioso reca in sé”.L’opera in seguito verrà trasferita a Perugia dove per un altro mese sarà ospite della Galleria Nazionale.

Icona conosciuta nel mondo, la Madonna Benois è considerata un’opera chiave del giovane Leonardo Da Vinci. Realizzata probabilmente tra il 1478 e il 1480, segna la sua indipendenza dallo stile e dalla formazione di Verrocchio. All’età di 26 anni infatti, l’artista rompe con la tradizione e inventa una nuova figura di Maria: non più imperturbabile Regina dei Cieli ma una semplice madre che gioca con il proprio figlio. Tutti i proprietari dell’opera hanno sempre creduto nella paternità leonardesca ma il mondo accademico non si è mai espresso fino al 1908 quando per la prima volta fu attribuita con decisione al Da Vinci. Poi nel 1913 la decisione di Marija Nikolaevna Benois di mettere in vendita il dipinto. Nonostante le fu offerta da un antiquario parigino una somma maggiore di quella che era in grado di pagare il governo russo, la proprietaria preferì che il quadro di Leonardo rimanesse in Russia e concordò di cederlo, anche a rate, per il prezzo relativamente modesto di 150000 rubli. L’opinione pubblica svolse un’ampia campagna a favore dell’acquisizione dell’opera da parte dell’Ermitage fino a che finalmente nel 1914 l’opera varcò le soglie del museo imperiale.

“Abbiamo scelto di prestare questo capolavoro di Leonardo perché in Italia non esistono città che non meritano grandi capolavori. Tanto più che quest’anno proprio piccoli centri come Matera e Fabriano sono stati scelti dall’Unione Europea o dall’Unesco per ospitare eventi culturali internazionali. Questa però la differenza rispetto ad altri musei: noi scegliamo di donare, dando la possibilità ai diversi Paesi di rivedere in patria grandi capolavori dei massimi artisti mondiali”, ha spiegato Irina Artemieva, conservatore dell’Ermitage riprendendo le parole di Michail Piotrovsky, direttore del museo: “Lo abbiamo fatto con Canaletto a Venezia, con Michelangelo a Roma e lo faremo con Raffaello. Per quanto riguarda Leonardo, Fabriano è l’inizio, anche a Milano arriverà la Madonna Litta”.

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