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Il Museo del Prado festeggia i 200 anni con il restauro de “L’Annunciazione”

da | 13 Mag 2019 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Dopo un anno accurato restauro durato più di un anno, “L’Annunciazione” del Beato Angelico torna in esposizione al Museo del Prado di Madrid dove è conservata dal 1861 e proveniente dal Monasterio de Las Descalzas Reales. Risalente alla metà della decade 1420-1430, “L’Annunciazione” è la prima pala d’altare fiorentina in stile rinascimentale in cui la prospettiva è stata utilizzata per organizzare lo spazio e in cui le arcate gotiche sono abbandonate per far spazio a forme più rettangolari, secondo i progetti che Filippo Brunelleschi perseguiva nei suoi innovativi approcci architettonici delle chiese fiorentine di San Lorenzo e Santo Spirito.

Il restauro ha fatto recuperare alla tavola di Beato Angelico il ricco e brillante colorito e l’intensa luce che avvolge la scena, elementi caratteristici di questo dipinto e di tutta l’opera di questo grande artista, che nel tempo erano stati velati sotto strati di sporco e ripetuti strati di vernice. Sono state eliminate così le abbondanti ridipinture concentrate nei punti di giunzione di due dei quattro pannelli di legno che formano il supporto del dipinto. In passato, l’opera ha subito problemi strutturali nel suo supporto in legno per via della separazione di due dei suoi pannelli che ha causato la perdita di uno strato pittorico lungo la linea di giunzione degli stessi in corrispondenza della figura dell’angelo. Ciò ha portato a diversi interventi, l’ultimo realizzato nel 1943. Lo scopo di questi restauri era riparare i danni e assicurare la conservazione dell’opera. Tuttavia, alcuni dei più vecchi di questi restauri, oltre a ripristinare le perdite che si erano verificate su entrambi i lati della giunzione, hanno comportato la ridipintura di ampie aree della pittura originale. Queste ridipinture si sono alterate fortemente con il passare del tempo, manifestandosi sulla superficie sotto forma di macchie che degradavano profondamente l’estetica dell’opera. Il restauro è stato realizzato direttamente dai laboratori del Museo del Prado ed è stato finanziato grazie ai mecenati italo-americani e statunitensi delle associazioni filantropiche Friends of Florence e American Friends of the Prado Museum.

L’opera, sarà esposta in occasione della grande mostra “Beato Angelico e gli inizi del Rinascimento a Firenze” (curata da Carl Brandon Strehlke, direttore emerito del Philadelphia Museum of Art, che ha selezionato una quarantina di opere), in programma al Prado dal 28 maggio al 15 settembre, una delle principali attrazioni per celebrare i 200 anni del museo. Oltre a “L’Annunciazione” la grande mostra ospiterà altri due dipinti del Beato Angelico, recentemente aggiunti alla collezione del Museo del Prado: il “Funerale di sant’Antonio Abate” e “La Madonna della melagrana”, entrambe opere provenienti dalle collezioni del Duca d’Alba. L’esposizione comprende anche altre opere fiorentine restaurate in Italia: la “Madonna col Bambino e Cherubino” di Michele da Firenze, proprietà del Museo Nazionale del Bargello; la terracotta di Donatello “Madonna con il Bambino in trono, con due angeli e due profeti” del Museo di Palazzo Pretorio; la Trinità di Gherardo Starnina della Collezione Chiaramonte Bordonaro. (fonte AdnK)

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