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Siria, il ministro del turismo siriano annuncia il restauro di Palmyra

da | 25 Apr 2019 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

Sarà riaperta ai visitatori l’antica città di Palmyra in Siria che tra il 2015 e il 2016 fu gravemente danneggiata dagli attacchi delle milizie dell’ISIS. A dare la notizia, il ministro del turismo siriano Mohammed Rami Radwan Martini: “Le autorità hanno un progetto atto a riparare tutti i danni causati. Abbiamo in programma di inaugurare un gran numero di imprese speciali che serviranno ai turisti: alberghi e così via. Lo stato ha reintegrato tutte le infrastrutture di Palmyra – energia elettrica, approvvigionamento idrico, fognature – e la città è tornata a una vita normale”. Le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali hanno fornito il loro aiuto per gli interventi di restauro affinché il sito archeologico possa essere riaperto entro il 2019.

Palmyra era una delle città più ricche dell’Impero Romano. Chiamata Sposa del Deserto per essere stata, nell’antichità, una città di sosta per tutti i viaggiatori e i mercanti che attraversavano le regioni desertiche della Siria, ha assistito, nei secoli, alla stratificazione delle culture greca, romana, persiana e islamica. Dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 1980 successivamente allo scoppio della guerra civile è stata aggiunta all’elenco dei siti mondiali più in pericolo. Con l’ascesa dell’ISIS molti monumenti sono stati persi o danneggiati, tra i più importanti: il Tempio di Bel, il Tempio di Baalshamin, l’Arco di Trionfo e le colonne nella Valle delle Tombe. Risale allo stesso periodo, inoltre, la decapitazione da parte dell’ISIS di Khaled al-Asaad, archeologo responsabile del sito archeologico di Palmyra. Dopo essere stato espulso dall’esercito del governo guidato da Assad, il gruppo terroristico occupa nuovamente la città nel marzo del 2016, per poi perderla nuovamente nel dicembre dello stesso anno. Solo nel 2017 le forze siriane riescono a riprenderne il controllo e da quel momento tutti lavorano affinché tali crimini di guerra rimangano solo un brutto ricordo.

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