Incendio alla cattedrale Notre Dame di Parigi: Le opere d’arte messe al sicuro al Louvre

da | 17 Apr 2019 | Arte e Cultura

Le opere più preziose della cattedrale di Notre Dame de Paris sono state messe al sicuro la sera del del 15 aprile, all’Hotel de Ville, la sede del comune parigino, in particolare la corona di spine e la tunica di San Luigi. Il resto del Tesoro sarà messo in sicurezza al Louvre, tra ieri e oggi, il più rapidamente possibile: lo ha annunciato il ministro della cultura francese, Franck Riester. Le tele più grandi, in particolare una serie di dipinti del XVII e XVIII secolo, “probabilmente saranno rimossi venerdì mattina”, ha aggiunto Riester; forse danneggiati dal fumo, saranno trasportati al Louvre per essere “protetti, deumidificati e restaurati”. I rosoni del transetto nord, sud e ovest “non ha subito danni catastrofici”, ha continuato il ministro, che ha compiuto un sopralluogo sul posto, durato circa un’ora, all’indomani del devastante incendio.

Inoltre, il ministro francese ha apprezzato molto l’interessamento e la vicinanza del Governo italiano e ha mandato ieri mattina un messaggio al ministro Bonisoli ringraziandolo per il continuo supporto. “È un enorme disastro per il nostro patrimonio nazionale”, ha scritto Riester, concludendo con un auspicio e un appello: “Noi adesso abbiamo un obiettivo e una sfida comuni: ricostruire e restaurare Notre Dame de Paris”. Il ministro per i Beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, si è messo in contatto dalla sera dell’incendio con l’ambasciata italiana in Francia per offrire supporto e mettere a disposizione le competenze italiane nella ricostruzione della cattedrale di Notre Dame. Ieri, infatti, il titolare del Collegio romano ha offerto all’omologo francese l’aiuto del governo italiano, tramite anche il possibile invio di esperti del Mibac che hanno già affrontato situazioni emergenziali simili, acquisendo importanti competenze tecniche.

“L’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre Dame rappresenta una ferita non solo al cuore della Francia ma del mondo intero. Al popolo francese va la solidarietà dell’Italia e del governo italiano”. Lo ha detto il Sottosegretario ai beni culturali Gianluca Vacca, intervenendo alla riunione informale dei Ministri della cultura in corso a Bucarest, nella quale su iniziativa della presidenza romena è stata inserita nella dichiarazione in esame un passaggio dedicato proprio alla tragedia di Parigi. “Come ha già detto il Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli, il governo italiano è pronto a mettere a disposizione della Francia le proprie competenze e i propri tecnici migliori per gli interventi di ricostruzione di Notre Dame. Si tratta di personale altamente qualificato, che ha maturato grande esperienza sul campo in attività d’intervento a seguito di eventi catastrofici, come terremoti e incendi. Quanto accaduto dimostra purtroppo che il patrimonio culturale è costantemente esposto a rischi enormi e che le attività di prevenzione e di tutela devono essere sempre un’assoluta priorità cui destinare risorse adeguate. Ma questo – ha concluso Vacca – è il momento di mobilitarsi per ricostruire Notre Dame nel più breve tempo possibile, noi siamo a disposizione per dare un aiuto”.

“Addolora – dichiara Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo – che nelle ordinarie attività di restauro cui tutti noi tecnici del settore siamo chiamati quotidianamente per la conservazione del nostro immenso patrimonio, si possano verificare simili episodi. Eventi come questi, nonostante l’impegno e l’uso delle più moderne tecnologie a servizio della manutenzione del patrimonio, ci ricordano l’irripetibilità dei nostri beni culturali e la loro fragilità, che rimane un nostro dovere tutelare, per garantirne la trasmissione alle generazioni future”.

Anche la Santa Sede può dare un “significativo contributo tecnico” per la ricostruzione della cattedrale parigina di Notre Dame. Lo sottolinea il cardinale Gianfranco Ravasi, ‘ministro’ della cultura del Vaticano, nel corso della conferenza stampa per la presentazione del padiglione della S. Sede all’esposizione internazionale di orticoltura a Pechino. Richiesto se la Santa Sede darà un aiuto economico per la ricostruzione della cattedrale devastata dalle fiamme, il porporato ha osservato: “Si vedrà, ma penso che uno dei maggiori contributi che la Santa Sede potrà dare alla Francia sia un significativo contributo tecnico. Abbiamo figure competenti che ci riconoscono in tutto il mondo e dunque potremmo essere presenti sotto questi aspetti specifici. Naturalmente il tutto dovrà maturare all’interno di un dialogo”. Ravasi ha ricordato che “economicamente la Francia può essere autosufficiente. In cattedrale l’ingresso era a pagamento, non per niente era in corso un imponente lavoro di restauro”.