Le aree protette del Lago Maggiore, quelle del Po Torinese, il Parco del Monviso, i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, le Residenze Reali Sabaude, i Sacri Monti del Piemonte e i Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino: sono alcuni dei luoghi che fanno parte del patrimonio culturale riconosciuto dall’UNESCO e su cui si concentra la ricerca Man and Biosphere e Heritage del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Il progetto si inserisce tra le attività previste dal protocollo d’intesa sottoscritto nel 2015 con il Consiglio regionale del Piemonte, attraverso la Consulta europea. Lo studio ha definito la realizzazione di distretti fluidi governati da un Systemic Heritage District che faciliti la connessione e lo scambio di esperienze di ciascun sito. L’obiettivo, infatti, è quello di definire un progetto per la creazione di un distretto regionale del Piemonte di tutti siti UNESCO e di divulgare le opportunità di sviluppo che l’applicazione del design sistemico al territorio e alle realtà produttive potrà generare in Piemonte nei prossimi anni. Ciò contribuirà allo sviluppo di un ecosistema sostenibile grazie alla riduzione degli sprechi e al riutilizzo degli scarti che sia modello di riferimento per tutti i sistemi territoriali europei. Obiettivi che verranno perseguiti mettendo a sistema i siti UNESCO per incentivarne le relazioni reciproche in un’ottica di riduzione degli scarti, di coerenza con i propri territori di riferimento e valorizzazione del know-how locale; e, ampliando i confini, mettendoli in relazione anche con altri siti UNESCO europei per incentivare la diffusione delle buone pratiche che la Regione Piemonte può scambiare con il resto dEuropa. Considerando questi siti al centro dei sistemi territoriali locali è possibile implementare un Systemic Heritage District in Piemonte fortemente connesso col territorio ma anche con le realtà europee, agevolando un passaggio di scala delle buone pratiche ha dichiarato Silvia Barbero, coordinatrice del progetto e docente del Dipartimento di Architettura e Design.
Un modello produttivo di sviluppo sostenibile che affiancato dalle misure di finanziamento approvate negli ultimi giorni dalla Giunta piemontese incrementeranno molti settori. Limporto complessivo per per le imprese turistiche e le associazioni no profit regionali è di oltre 16 milioni di euro. Si tratta di strumenti destinati al sostegno, allo sviluppo, al potenziamento e alla qualificazione dell’offerta turistica, compresi la creazione e il miglioramento della ricettività. Con questi interventi – sottolinea l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo Antonella Parigi- si intende fornire un supporto agli operatori e agevolare l’attivazione di investimenti, fondamentali per lo sviluppo del settore turistico. Questo pacchetto di misure, come aggiunge lassessore regionale, potrà inoltre migliorare la qualità e la competitività dell’offerta turistica piemontese. Grazie a un accordo con Finpiemonte nelle prossime settimane verranno attivati una serie di strumenti di finanziamento. Tra questi il Fondo rotativo per piccole e medie imprese a supporto degli investimenti per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta ricettiva alberghiera ed extra-alberghiera, ma anche la realizzazione e il recupero di attrezzature per il turismo, compresi gli impianti di risalita e innevamento. Il Fondo di garanzia per il finanziamento di progetti di sviluppo turistico dei territori montani prevede invece la facilitazione per l’accesso al credito delle imprese per investimenti strutturali e infrastrutturali legati agli sport di montagna, all’escursionismo e al sistema neve. Sono inoltre previsti contributi a fondo perduto per piccole e medie imprese attive nei servizi turistico-culturali, e in particolare nell’ambito del cicloturismo. Strumenti importanti con i quali, si intende fornire un supporto agli operatori e agevolare lattivazione di investimenti, fondamentali per lo sviluppo del settore turistico.