Per la nomina del Presidente dell’Enit la Corte dei Conti rileva incompatibilità

da | 11 Apr 2019 | Turismo

L’avevamo anticipato ieri nell’articolo “ Il Consiglio dei Ministri nomina il capo dipartimento del turismo” ed oggi veniamo a conoscenza dei motivi per i quali la Corte dei Conti non registra l’atto di nomina del presidente dell’Enit Giorgio Palmucci.

Il 5 aprile 2019 il giudice istruttore della Corte dei Conti Luigi Caso, nella sua relazione per il controllo di legittimità su: “Nomina Palmucci Giorgio a Presidente dell’Enit” rileva concrete incompatibilità tra gli 11 incarichi avuti nell’ultimo biennio e/o tutt’ora in corso del dott Giorgio Palmucci con quanto stabilito dall’art. 4 comma 2 dello Statuto dell’Enit relativamente alla nomina del Presidente dell’Enit ed alla incompatibilità con altri incarichi ricoperti dal Presidente.

La stessa relazione rileva che se pur l’Anac (l’agenzia anti corruzione) non ha evidenziato incompatibilità, considera opportuno che il presidente nominato si dimetta da ogni altro incarico prima di accettare la nomina a presidente dell’Enit. Anche il Consiglio dei Ministri nell’atto di nomina del 28 novembre 2018 “rimetteva all’interessato la valutazione in ordine all’eventuale dimissione da incarichi societari”. Il 5 dicembre Palmucci dichiarava l’intenzione, al momento della nomina, di non dimettersi da alcun incarico. Conseguentemente, con atto del 7 febbraio, il CdM invitava il Presidente Palmucci ad astenersi dalla partecipazione a qualsiasi delibera societaria potenzialmente in conflitto d’interessi.

La conclusione dell’istruttoria, permanendo dubbi sull’ammissibilità della registrazione dell’atto di nomina, rimanda la decisione alla sede collegiale. Non è certo una buona notizia sopratutto per il ministro Centinaio che nonostante le premesse e promesse iniziali, dopo circa un anno di “Ministero”, non riesce a mettere in piena efficenza il settore del Turismo.

Il Consiglio dei Ministri di martedì scorso ha approvato il DEF ed alla sezione “Principali linee di intervento del Governo”, ha dedicato un intero un paragrafo al turismo in cui si riassume l’attività di Governo sinora svolta e si traccia quella in programma: dalla creazione del dipartimento del Turismo, al riordino della normativa sulle professioni turistiche e ai sistemi di agevolazione fiscale; il rinnovamento del sistema di classificazione alberghiera, standard qualitativi più elevati e lotta all’abusivismo; dal Piano Strategico del Turismo 2017-2022 alla revisione dell’approccio operativo e funzionale di ENIT; e molte altre questioni importanti per il riordino e la crescita del settore.

Bene le intenzioni ma non si vede la loro attuazione. Speriamo che le difficoltà “burocratiche” fin qui incontrate, non scoraggino il ministro Centinaio nell’azione di sostegno al ruolo strategico, per la nostra economia, che tutti riconoscono al settore del Turismo. Ci auguriamo che il ministro mantenga il suo ruolo attuale piuttosto che aspirare al altre sfide, forse a Commissario europeo all’Agricoltura, come da più parti, in modo crescente, si sente parlare.