A dieci anni dal terremoto dellAquila molte cose sono cambiate, una gran parte del patrimonio di chiese e palazzi storici sono tornate a splendere tanto altro però resta da fare. Sono oltre 25 i monumenti restaurati in città e nel territorio, 320 gli aggregati approvati (di cui 55 nel cratere), per un totale di oltre 1.500 milioni di euro di contributi. Dei 247 interventi programmati dal Segretariato regionale per i Beni culturali, al momento sono stati ultimati poco meno del 50% contro i 116 ancora non avviati e i 19 in corso, per un ammontare complessivo di 226 milioni di euro, a cui hanno contribuito con donazioni anche Paesi esteri (Russia, Francia, Germania e Kazakistan, per un totale di 17 milioni di euro) e numerosi enti e associazioni (per un totale di 11,3 milioni di euro) che hanno permesso di realizzare 21 interventi.
Santa Maria del Soccorso, la chiesa adiacente il cimitero comunale, per esempio tornerà agibile a fine aprile 2019. Il mese successivo sarà la volta di San Silvestro, edificio di culto duramente provato dal sisma del 2009, sia negli aspetti strutturali che nella parte decorativa. A giugno 2019 toccherà all’ex Teatro San Filippo, situato all’interno di una chiesa non più adibita al culto. Con l’arrivo dell’estate verrà restituito allAquila Palazzo Ardinghelli, che dovrebbe ospitare una sede del museo MAXXI di Roma. A contribuire al suo restauro sono stati i fondi messi a disposizione del governo russo, che ha dato il proprio supporto anche per la chiesa di San Gregorio Magno, la quale tornerà agibile a settembre 2019. Inoltre sono state fatte, durante questi 10 anni, preziose scoperte. Nella Chiesa di San Silvestro, ad esempio, rimuovendo gli intonaci sono rinvenuti affreschi sulle pareti laterali e, nel locale sacrestia, sono stati scoperti dipinti duecenteschi, particolare che fa ipotizzare che un primo impianto dell’edificio fosse in questa zona. Sono stati recuperati anche gli affreschi della Cappella della Famiglia Branconio: qui verrà ricollocata la copia della pala d’altare della Visitazione di Raffaello.
Invece si trovano ancora allo stato del 2009 il Duomo dell’Aquila e la Chiesa Santa Maria Paganica, ricordano il segretario regionale dei Beni culturali, Stefano D’Amico, e la soprintendente per il cratere, Alessandra Vittorini, tracciando un bilancio del lavoro portato avanti insieme. “L’Aquila è una città bellissima, con una forte vocazione culturale, una forte vocazione come città della conoscenza. La ricostruzione materiale è andata avanti in questi dieci anni, tra mille difficoltà, con delle lentezze probabilmente dovute a motivi burocratici, a una normativa non sempre chiara, a una carenza di personale. Tante emergenze alle quali noi come governo stiamo cercando di dare delle risposte per rendere l’ultima fase della ricostruzione materiale più veloce e più efficiente. Ma accanto al tema della ricostruzione materiale c’è quello della ricostruzione sociale, perché molte case sono state ricostruite ma sono oggi vuote, le persone sono andate fuori e il centro storico è fortemente disabitato. Noi dobbiamo ricostruire quel senso di comunità che si è perso!”. Così Gianluca Vacca, sottosegretario al ministero dei Beni e delle attività culturali, sul Blog delle Stelle.
Per il decennale allora si è pensato di portare avanti soprattutto due progetti rivolti allarte e alla società: la realizzazione di una rete di luoghi per favorire la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale aquilano restaurato e recuperato, chiese, monumenti, musei e l’organizzazione del Festival Internazionale degli incontri, una rassegna di teatro, musica, letteratura di dimensione internazionale.
La sinfonia, commissionata dalla società aquilana dei concerti B. Barattellie diretta dal Maestro Nicola Piovani è stata trasmessa in diretta Tv. Protagonisti, la voce narrante di Roberto Herlitzka, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, il Coro di voci bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il soprano Maria Rita Combattelli, il mezzosoprano Aloisa Aisemberg, il tenore Salvo Randazzo e il baritono Luciano Di Pasquale. Mentre il progetto creato dal collettivo Mood Photography: Bellame – L’Aquila dieci anni dopo ha voluto ripercorrere il periodo successivo al sisma. Una mostra, indoor e outdoor, che raccoglie 5 storie rappresentative, dove la fotografia incontra la street art, grazie all’installazione delle immagini sulle pareti della ferrovia lungo via Lago di Campotosto a Pescara.