La “Madonna della melagrana” della Ranger’s House di Londra appartiene alla scuola di Botticelli

da | 1 Apr 2019 | Arte e Cultura

La “Madonna della melagrana” della collezione Wernher della Ranger’s House di Greenwich a Londra per anni è stata ritenuta unamodesta copiadell’originale del 1487 di Sandro Botticelli esposto alla Galleria degli Uffizi di Firenze: ora, grazie ad uno studio commissionato dall’English Heritage (l’ente che si occupa della gestione del patrimonio culturale dell’Inghilterra) e ad un’importante restauro il dipinto è stato dichiarato opera della bottega fiorentina del maestro del Rinascimento.

La “Madonna della melagrana” della collezione britannica raffigura Maria Vergine e Gesu’ bambino con in mano un melograno, simbolo della futura Passione, circondati da quattro angeli ed era ritenuta sino ad ora un falso, un’imitazione di un artista sconosciuto, a causa di una patina giallastra che ricopriva il dipinto e per alcuni dettagli iconografici aggiunti rispetto all’originale e ritenuti fuorvianti. Tuttavia, l’analisi dei pigmenti, i test a raggi X e gli studi a infrarossi hanno portato l’English Heritage a giudicare che il dipinto, con i suoi vivaci rossi, blu e oro, sia stato prodotto nel laboratorio di Botticelli a Firenze. Ma, se anche il dipinto proviene dalla bottega di Botticelli, non vuol dire che sia stato dipinto interamente dal maestro stesso: d’altronde, era consuetudine per i laboratori durante il Rinascimento produrre diverse versioni di un dipinto e Botticelli impiegava vari assistenti per aiutarlo a tenere il passo con la domanda per il suo lavoro. Assistenti che dipingevano versioni più piccole di opere popolari per i clienti che avevano a disposizione un budget inferiore da spendere.

“Siamo finalmente in grado di confermare che la “Madonna della melograna” proviene dall’officina fiorentina del maestro pittore Sandro Botticelli. Esaminare il dipinto per la prima volta in oltre 100 anni ci ha dato veramente la possibilità di venire a stretto contatto con la sua tecnica pittorica”, ha spiegato in un comunicato Rachel Turnbull, restauratrice capo di English Heritage. “Ho immediatamente notato la palese somiglianza con i lavori della bottega dello stesso Botticelli. Dal punto di vista stilistico era troppo simile per essere un’imitazione. Risale al periodo giusto ed e’ dipinta su legno di pioppo, un supporto comune all’epoca”, ha aggiunto Turnbull. Il parere dell’English Heritage e’ stato sottoposto anche a quelli degli specialisti del Victoria & Albert Museum e della National Gallery. Il tondo botticelliano acquistato dal magnate dei diamanti Julius Wernher nel 1897, con i suoi ora evidenti dettagli squisiti con foglia d’oro che adornano l’aura di Maria e le ali degli angeli ai lati, sarà esposto al pubblico dal primo aprile alla galleria Ranger’s House a Greenwich, Londra, come parte della collezione di oltre 700 opere d’arte del magnate dei diamanti dell’800 Julius Wernher.