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Dopo 50 anni i Carabinieri scoprono il restauratore “infedele” degli affreschi del ‘400

da | 31 Mar 2019 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

Il restauro agli affreschi del ‘400 fu eseguito nel 1968 nella chiesetta di Santa Maria della Misericordia, cappella di famiglia dei Conti Ferretti nel cimitero di Castelferretti. Gli affreschi rappresentano un raro esempio della scuola anconetana. Completato il restauro, il restauratore responsabile dell’intervento, si “dimentica” di riconsegnare 3 sinopie (sono i disegni con le linee tinte di rosso che l’artista traccia sullo stato d’intonaco ancora fresco e che rappresentano la base su cui si realizza l’opera) che per legge vanno riconsegnate al Mibac. Nell’eseguire l’operazione di rimozione dello strato di intonaco con i colori, il restauratore era riuscito a tenere separato lo strato con i disegni, quello che poi si è “dimenticato” di restituire. La scoperta risale allo scorso autunno. Quando i carabinieri hanno effettuato una perquisizione, con relativo sequestro, presso un antiquario del pesarese. Nel corso della ricerca hanno trovato documenti definiti dagli stessi inquirenti “interessanti” e sono passati alla verifica in casa di una seconda persona: il restauratore, appunto.

Mai nessuna denuncia del furto. Oggi, dopo 50 anni, lo scorso autunno, i Carabinieri del Comando TPC, hanno effettuato una perquisizione, presso un antiquario del pesarese. Nel corso della ricerca hanno trovato documenti definiti dagli stessi inquirenti “interessanti” che hanno portato i Carabinieri a casa di una seconda persona: il restauratore. Grazie all’intuito dei Carabinieri sono state sovrapposte le sinopie sull’affresco e scoprire così che le linee di colore rosso combaciavano con l’opera.

Quelle sinopie tornano oggi, al Comune proprietario del bene.

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