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La mostra di Caravaggio a Capodimonte verrà estesa al Pio Monte e la polemica coinvolge il maestro Muti

da | 14 Mar 2019 | Arte e Cultura

Il ministro dei Beni e Attività Culturali, Alberto Bonisoli ha incontrato il direttore del museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger, per sopperire al mancato trasferimento del capolavoro “Le Sette Opere di Misericordia” in occasione della mostra-evento per celebrare tutti i ‘Caravaggio’ presenti a Napoli.

Le ‘Sette opere’ furono realizzate da Caravaggio tra la fine del 1606 e l’inizio del 1607 e consegnate ai committenti il 9 gennaio di quell’anno in cambio di 370 ducati sui 400 pattuiti. I committenti del dipinto erano i rampolli delle 7 famiglie piu’ nobili del regno per aiutare i bisognosi di Napoli e compiere opere di carita’; per loro Caravaggio realizzo’ un quadro che rivoluziono’ la composizione delle opere d’arte.

“Abbiamo ragionato sulla possibilità di allargare l’esposizione al Pio Monte della Misericordia. L’opera sarà digitalizzata e così visibile anche a Capodimonte come un’esperienza multimediale nuova e per il Pio Monte useremo un’illuminazione che valorizzi di piu’ le opere. Infine, visto che abbiamo riscontrato un problema di viabilità, metteremo a disposizione una navetta che collegherà il museo a Pio Monte” dice il ministro. Bellenger plaude all’iniziativa del titolare del MiBAC il quale ha deciso di ascoltare e sostenere economicamente i progetti proposti: “Bonisoli è stato molto pragmatico, si è rivelata una giornata risolutiva”.

Le polemiche però non cessano. Dopo il no della direzione generale Belle Arti e Paesaggio, si è aggiunto anche il no allo spostamento dall’ex direttore di Capodimonte, Nicola Spinosa il quale afferma che il trasferimento non è possibile sulla base dello Statuto del Pio Monte poiché ne vieterebbe l’allontanamento dalla sua sede.

Tra le tante dichiarazioni favorevoli allo spostamento, c’è stata quella del maestro Riccardo Muti alla quale il ministro Bonisoli ha immediatamente replicato scaldando non poco gli animi degli “addetti ai lavori”. “Il maestro ha una certa età. Gli voglio bene ed è una grande figura della musica italiana. Lo abbraccio” ha risposto il ministro. Non sono mancate le critiche all’offesa nei confronti di Muti tra cui il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ai microfoni dell’emittente televisiva locale Canale 9 – 7 Gold ha annunciato: “Trovo incredibile che il ministro dei Beni Culturali si permetta di rivolgersi in questo modo ad un monumento della musica internazionale come Riccardo Muti. Magari Bonisoli facesse il ministro come il maestro Muti dirige le orchestre. Sulla mostra di Caravaggio sta prevalendo un no ingiustificato altre volte queste opere si sono spostate anche oltreoceano. È in atto una lotta di potere, c’è chi vorrebbe colpire anche una forte rinascita del paese che sta passando attraverso la cultura”. Anche Matteo Renzi e il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, bacchettano ministro, la capogruppo democratica nella commissione culturadella Camera, Anna Ascani più brutalmente ha dichiarato: “Queste offese lo qualificano per quello che è, un volgare sbruffone, capitato per caso alla guida del MiBAC. Abbia la decenza di scusarsi. Col maestro e con gli italiani, costretti ad avere un ministro così gretto”.

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