A Firenze, nell’ambito di TourismA 2019, il salone dedicato all’archeologia e ai Beni culturali, si sono riuniti per la prima volta gli ‘Stati generali della gestione del patrimonio culturale dal basso’. Le grandi e piccole fondazioni, associazioni, società, cooperative, singoli professionisti che operano nel campo del patrimonio artistico sono state quindi chiamate a raccolta.
All’indomani dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, gli ideatori si sono espressi sulle tante energie e competenze presenti nel paese con un’iniziativa nazionale delle politiche attive e integrate che riguardano, ormai sempre più spesso, anche la gestione dei beni culturali. Non si tratta di chiedere un passo indietro da parte delle istituzioni pubbliche, ma, al contrario, uno in avanti, abbandonando definitivamente la tradizionale concezione proprietaria del patrimonio in un’ottica di reale servizio pubblico, hanno spiegato i promotori. L’Italia – aggiunge Giuliano Volpe, già presidente del Consiglio superiore ‘Beni culturali e paesaggistici’ del Mibac e animatore dell’iniziativa – è un paese straordinario, riserva continuamente scoperte e anche sorprese imprevedibili. Il nostro patrimonio culturale è diffuso in ogni luogo ma molti sono i beni in stato di abbandono. Si pensi alla miriade di piccoli musei, di aree archeologiche, di chiese o palazzi chiusi. Il confronto ha dato voce e spazio alle numerose esperienze di cura, tutela, manutenzione, valorizzazione e gestione sviluppatasi in varie forme; ha fatto emergere richieste, domande e bisogni necessari a favorire la crescita delle straordinarie energie e vitali creatività e a sostenere la nascita di nuove iniziative. Sia ben chiaro che parliamo di lavoro e di alta qualificazione professionale, non certo solo di volontariato. Si tratta di un settore importante anche sotto il profilo sociale e economico – ricorda Volpe – a livello nazionale si tratta di una realtà, ancora sconosciuta, valutabile di migliaia di lavoratori e centinaia di milioni di euro, che potrebbero crescere sensibilmente se aumentassero le opportunità. Economia sana, pulita, sostenibile, di cui il paese ha grande bisogno. Ma oltre alla crescita economica vanno valutati anche i risultati in termini di crescita sociale e culturale, di sensibilizzazione e partecipazione attiva delle comunità, di sicurezza e di lotta all’illegalità, come lo straordinario esempio del Rione Sanità dimostra.
Tra i volti noti al TourismA, Alberto Angela che oggi presenterà il suo ultimo libro su Cleopatra. A un altro volto della tv, l’ex turista per caso Syusy Blady, è stato conferito oggi il premio Francovich, attribuito dalla Sami (Società archeologi medievisti italiani) alle realtà che meglio si sono contraddistinte nella divulgazione del Medioevo. A lei e ai registi Marco Melluso e Diego Schiavo una menzione speciale per il film La Signora Matilde. Gossip dal Medioevo.