Sale rinnovate per il Museo del Novecento a Milano

da | 24 Feb 2019 | Arte e Cultura

Il Museo del Novecento di Milano ha inaugurato nei giorni scorsi un innovativo progetto di riallestimento. Con “Novecento: Nuovi percorsi” il museo propone una significativa rilettura del patrimonio museale attraverso due inediti itinerari: da un lato la nuova esposizione delle opere di Marino Marini e dall’altra il nuovo percorso è dedicato ai protagonisti della scena italiana e internazionale attivi dagli anni Sessanta agli anni Ottanta.
Il progetto è parte integrante di un programma di rivisitazione che investe la sfera museografica, museologica e storico-artistica, e che giungerà a compimento nel 2020 in occasione del decimo anniversario dall’inaugurazione del Museo. Il progetto, elaborato dalla Direzione e dal comitato Scientifico del Museo, vede una nuova e diversa disposizione per le sculture di Marino Marini pensato dall’architetto Italo Rota, che ha anche collaborato all’allestimento delle opere della seconda metà del XX secolo: quasi 1000 metri quadri di nuovi itinerari, che comprendono l’allestimento di centoventidue opere d’arte e l’integrazione di trenta nuovi artisti all’interno del percorso espositivo. In questa nuova disposizione le sale dedicate a Marino Marini si inseriscono nel percorso espositivo permanente in maniera cronologicamente coerente. Le opere sono state donate dall’artista e dalla moglie, Mercedes Pedrazzini, alle Civiche Raccolte d’Arte tra il 1972 e il 1986: sono state quindi esposte presso la Civica Galleria d’Arte Moderna fino al 2010, anno in cui sono state trasferite al Museo del Novecento. Lo spostamento della collezione Marino Marini, ha permesso di ripensare integralmente l’allestimento relativo al periodo compreso tra gli inizi degli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Oltre ad una nuova disposizione delle opere già facenti parte del patrimonio museale, il nuovo itinerario si avvale, tramite prestiti e comodati, dell’importante collaborazione di fondazioni, archivi e collezionisti. Esposta anche una parte della Collezione Bianca e Mario Bertolini, donata al Comune di Milano nel 2015. Accanto ai lavori degli artisti italiani come Mario Ceroli, Renato Mambor, Mario Schifano e Bepi Romagnoni, vi sono i lavori di artisti come Andy Warhol, Robert Rauschenberg e Richard Hamilton in un dialogo tra scenario italiano e internazionale. La fotografia come espressione dell’arte concettuale è rappresentata, tra gli altri, da John Baldessari, Marcel Broodthaers, Jan Dibbets, Joseph Kosuth, Vincenzo Agnetti, Bruno Di Bello, Giuseppe Penone, Ugo La Pietra e Michele Zaza. Altre sale sono dedicate a Luciano Fabro ed agli anni ’80 rappresentati dalle opere di Nunzio Di Stefano, Marco Gastini, Paolo Icaro, Mimmo Paladino, Giuseppe Spagnulo.