L’Area sacra di Largo Argentina aprirà nel 2021

da | 23 Feb 2019 | Arte e Cultura, Restauro

Roma Capitale e Bulgari hanno siglato un accordo che porterà a nuova vita l’area sacra di Largo Argentina. Il progetto prevede un finanziamento da parte dell’azienda che opera nel settore del lusso di 500.000 euro; questo importo si va a sommare ai fondi rimanenti del vecchio finanziamento per raggiungere la quota di 1 milione di euro circa.

«Grazie alla convenzione sottoscritta da Bulgari, Comune e Soprintendenza – ha dichiarato la sindaca di Roma Virginia Raggi, durante la conferenza stampa tenutasi proprio a Largo Argentina all’inizio di questa settimana – prende vita un gesto d’amore nei confronti di Roma […]. Aiuterà a restituire l’area sacra di Largo Argentina a tutti cittadini romani. Questa zona sarà accessibile tramite passerelle che consentiranno di attraversarla. I lavori dovrebbero finire nella seconda metà del 2021».

Il progetto svilupperà in primis la messa in sicurezza dell’area archeologica e la sua accessibilità: la passerella servirà, appunto, per percorrere l’area archeologica, si costruirà una nuova rampa di accesso con pedana elevatrice, nuova recinzione, nuovi percorsi con illuminazione a led per possibili visite notturne, musealizzazione dei reperti e vari altri servizi per i visitatori.

Nel 2014 Bulgari aveva già stipulato una convenzione con Roma Capitale per effettuare una serie di interventi di sicurezza, manutenzione e restauro sulla Scalinata di Trinità dei Monti. Costo complessivo 1,5 milioni di euro. La convenzione stabiliva inoltre che i fondi residuali, ben 485.593,58 euro, sarebbero stati impiegati per altri interventi sul patrimonio culturale. E così sarà.

«I visitatori – ha sottolineato Jean-Christophe Babin, amministratore delegato del gruppo Bulgari – potranno finalmente apprezzare da vicino reperti di grandissimo pregio situati in un’area in cui coesistono costruzioni rinascimentali e medievali. Un respiro culturale che solo una città come Roma è in grado di offrire al mondo».

Grazie a questo progetto si potrà ammirare da vicino la Curia di Pompeo, o almeno quello che ne rimane (un basamento di tufo), che è custodita all’interno dell’aria. È famosa perché, come ha riportato Cicerone, fu il luogo delle “Idi di marzo”, luogo in cui venne assassinato Gaio Giulio Cesare il 15 marzo del 44 avanti Cristo.