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Diritto d’autore: UE raggiunta una prima intesa ma la partita non e’ chiusa

da | 15 Feb 2019 | Arte e Cultura, Leggi e regolamenti

L’accordo raggiunto tra i negoziatori del Parlamento europeo e del Consiglio mira a garantire che le nuove regole riconoscono piu’ diritti a editori, giornalisti, artisti e creativi nei confronti delle grandi piattaforme online come Google, Youtube o Facebook. L’obiettivo e’ garantire al mondo della cultura – che ha subito espresso soddisfazione – un’equa remunerazione da parte di chi ne sfrutta a scopo di lucro opere e pubblicazioni, con i grandi del tech ma anche i consumatori europei profondamente critici.

I co-legislatori si sono inoltre impegnati a garantire che Internet rimanga uno spazio di libera espressione. Il percorso della difficile intesa raggiunta ieri in tarda serata resta infatti accidentato.

Primo appuntamento domani, quando la presidenza romena dell’Ue, illustrera’ agli ambasciatori i contenuti del testo. L’Italia, secondo fonti Ue, resta contraria a quanto contenuto nell’accordo, e cosi’ alcuni degli altri Paesi che gia’ lo scorso venerdi’ hanno votato contro il mandato negoziale alla presidenza romena (vi erano stati anche Olanda, Lussemburgo, Svezia, Finlandia, Polonia, Slovacchia e Malta, oltre alla Slovenia astenuta).

L’accordo sarà presentato per conferma agli Stati membri in sede di Consiglio. Al Parlamento europeo il primo voto sara’ ugualmente la prossima settimana, tra il 18 e il 20, alla commissione affari giuridici, e poi passera’ alla plenaria, presumibilmente alla seconda di marzo, la penultima seduta di questa legislatura.

L’esito del voto, se rispecchiera’ quello di settembre, dovrebbe essere positivo, ma questo non viene dato per scontato da nessuno. Ci sarebbe comunque, spiegano le fonti, una maggioranza qualificata, grazie anche al sostegno chiave di Francia, Germania – che hanno sbloccato la situazione trovando un compromesso sull’esenzione delle pmi dalle nuove regole – e la Gran Bretagna.

“L’accordo odierno mostra la nostra determinazione a creare un mercato unico digitale ben funzionante che incoraggi lo sviluppo di nuove imprese basate sui contenuti nell’interesse di tutti i cittadini europei – ha dichiarato Valer Daniel Breaz, ministro rumeno della cultura e dell’identità nazionale – In questo modo riusciremo a sbloccare le opportunità del mondo digitale sia per i creatori, i cui diritti dovrebbero essere pienamente rispettati, sia per i cittadini europei, che dovrebbero godere appieno dei benefici del mercato unico digitale”.

“Con l’accordo raggiunto ieri tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue sulla nuova direttiva per la protezione del diritto d’autore, l’Unione europea ha dimostrato la sua determinazione a proteggere e valorizzare l’inestimabile patrimonio di cultura e creativita’ europea. Abbiamo finalmente definito un quadro di regole moderno ed equo per la tutela dei diritti d’autore per il piu’ grande mercato digitale al mondo”. Cosi’ in una nota il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani,

Tajani ha aggiunto: “Le industrie culturali e creative sono tra i settori piu’ importanti e dinamici dell’economia Ue, generando il 9% del Pil e dando lavoro a 12 milioni di persone. Senza un’adeguata remunerazione del loro lavoro, questi posti sono a rischio, cosi’ come l’indotto. Non e’ accettabile che i giganti del web, che pagano nell’Unione tasse irrisorie trasferendo ingenti guadagni negli Usa o in Cina, si arricchiscano a spese dei contenuti creati in Europa. Le nostre nuove regole mirano a mettere fine all’attuale far-west digitale, garantendo una giusta remunerazione ai creatori e difendendo autori, giornalisti, scrittori, tutti gli artisti, dai musicisti ai commediografi, dai designer agli stilisti. Gli europei beneficeranno di questa riforma, che fa chiarezza sulle regole per le piattaforme online. I detentori dei diritti d’autore potranno concludere accordi con le grandi piattaforme digitali per vedersi riconosciuti i diritti sull’utilizzo dei loro contenuti.

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