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BIT, La Regione Toscana lancia il brand “Etruschi” per intercettare un nuovo trend

da | 12 Feb 2019 | Arte e Cultura

“Etruschi Antico Popolo Contemporaneo”, è il titolo di un progetto molto particolare e ambizioso che la regione Toscana, ha presentato ieri a Milano in occasione della BIT (Borsa Internazionale del Turismo) con l’obiettivo di riscoprire il patrimonio archeologico etrusco restituendogli un’identità moderna.

“L’archeologia intesa in maniera tradizionale, è un tema che in passato non aveva agganciato le politiche di promozione turistica e non ha dato gli esiti sperati – ha commentato Stefano Ciuoffo, assessore regionale al turismo -. Eppure è evidente a tutti la ricchezza e la qualità di questi beni, sul quale si fondano anche storie e tradizioni della nostra cultura. La scommessa era trovare un messaggio innovativo, un linguaggio nuovo e capire quali fossero le interazioni da costruire. Puntare sui giovani, sui percorsi formativi e farlo in maniera leggera attraverso videogiochi, ma anche attraverso il linguaggio delle immagini, che dà una rilettura degli elementi più stimolanti in chiave contemporanea. Perché non basta che le cose esistano, devono essere raccontate in modo diretto,che solleciti le emozioni”.

La presentazione, infatti, è stata l’occasione per conoscere non solo l’audio-libro per ragazzi “Il Vaso della Concordia” (Lorenza Cingoli e Marina Forti), un vero e proprio viaggio per i siti archeologici etruschi e tradotto in tre lingue nell’ambito del progetto interregionale In-Etruria, ma anche per scoprire i due videogame realizzati in connessione col progetto di Toscana Promozione Turistica. Il primo, “MiRasna”, prodotto e sviluppato da EGA a maggio 2018, è già una storia di successo. Si pensi che gli utenti hanno già visualizzato online 26.402 pezzi archeologici appartenenti alle collezioni dei musei di Firenze, Chiusi e Arezzo. Per un totale di 1.230 giocatori che hanno visitato i tre musei, generando l’1.3% dei loro ingressi totali. Il secondo videogioco: “Beyond our lives”, di Tuomuseo invece sarà lanciato ufficialmente in primavera ma è stato comunque possibile visionarne un teaser.

“La nostra regione– ha spiegato Francesco Palumbo, direttore di Toscana Promozione Turistica – si appresta ad intercettare un nuovo trend che, a livello internazionale, sta facendo registrare performance di crescita molto interessanti: quello del turismo archeologico. Oggi in Italia questo segmento turistico ha un valore stimato attorno ai 113 milioni di euro, per circa 12 milioni di visitatori nelle aree e nei parchi archeologici del nostro Paese”. Un’offerta turistica importante, ma ancora non pienamente valorizzata nell’ambito del più ampio settore del turismo culturale. Soprattutto tra gli under 25. Con “Etruschi Antico Popolo Contemporaneo” si vuole dare un contributo puntando su strumenti innovativi, in grado di fidelizzare le nuove generazioni.

Gli effetti del progetto sono visibili su tutto il territorio toscano. Molti percorsi di trekking e bike infatti permettono di ammirare le terre etrusche, tra Piombino e Volterra, passando per Vetulonia, Populonia e Baratti. O attraverso le Vie Cave della Maremma Toscana, che offrono l’opportunità di camminare in un ambiente di grande impatto e fascino. Tante proposte escursionistiche in cui si intrecciano le possibilità di visitare borghi storici, ammirare paesaggi di una bellezza unica e degustare i piatti tipici della tradizione toscana. Senza dimenticare, ovviamente, la fitta rete museale che permette di ammirare da vicino la contemporaneità degli Etruschi: dal Museo Guarnacci di Volterra al MAEC di Cortona, fino ad arrivare al Museo Archeologico di Firenze. Non solo grandi mostre ma anche un calendario di eventi e iniziative a cui si uniscono momenti più ludici, come le cene a tema o le rievocazioni storiche, e che potrete scoprire seguendo l’hashtag del progetto, #toscanaterraetrusca.

Come obiettivo ci tiene a sottolineare Ciuoffo, incrementare il potenziale turismo interno raccontando storie diverse: “Ci deve essere una specializzazione relativa a prodotti mirati che raccontano specificità del nostro territorio, perché la competizione con altre destinazioni si gioca nel dettaglio. Anche la Toscana, che ha un brand riconosciuto a livello internazionale, deve orientare diversamente la promozione perché, se abbiamo ancora tante gemme da mostrare, anche luoghi come Firenze e Siena possono raccontare molto altro”.

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