Secondo il XXII Rapporto sul Turismo italiano, curato dall’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Consiglio nazionale delle ricerche, il turismo in Italia, gode di buona salute. Il rapporto è stato presentato allinaugurazione della Bit (Borsa Internazionale del Turismo) a Milano, Nel 2017 si e’ registrato un +5.3% degli arrivi, mentre per le presenze (+4,4%) si e’ assistito per la prima volta al superamento della componente internazionale (210.658.786) rispetto a quella nazionale (209.970.369). . “Il quadro e’ positivo anche con riferimento al 2018 se si guardano le presenze rilevate presso gli esercizi ricettivi che, secondo le stime dell’Istat, si attestano tra 425 e 430 mln, raggiungendo un nuovo record rispetto a quello registrato nell’anno precedente (420,6Mln). Per il 2019, si stima un ulteriore aumento degli arrivi (+4%)”, commenta Alfonso Morvillo, direttore del Cnr-Iriss.
Sono però solo cinque le regioni italiane in cui si concentra oltre la meta’ (il 54,3%) della spesa dei turisti e si trovano tutte nel Centro-Nord, nessuna al Sud. La Lombardia e’ al primo posto con il 13,6% (pari a circa 11 miliardi di euro) della spesa complessiva effettuata dai turisti non residenti in Italia e di quelli residenti in altre regioni; seguono il Lazio con l’11,4% (9,2 miliardi), la Toscana con il 11,3% (9,1 miliardi), il Veneto con il 11,3% (8,3 miliardi) e l’Emilia-Romagna con il 10,2% (6,1 miliardi). Il numero di arrivi di stranieri e’ cresciuto a ritmi sostenuti tra il 2016-2017 nelle citta’ d’arte. In particolare, Venezia (86,5%), Firenze (73,9%), Roma (70,1%), Milano (64,9%) e Verona (57,5%) sono le cinque citta’ d’arte con la percentuale piu’ elevata di turisti stranieri.