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Bonisoli, stanziati 25 milioni di euro per progetti culturali nelle periferie

da | 23 Gen 2019 | Arte e Cultura

Il ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, annuncia la partenza di “Cultura Futuro Urbano”, il piano per rigenerare territori in difficoltà, per incrementare, innovare e migliorare servizi e funzioni istruttive nei quartieri periferici.

Sono stati stanziati complessivamente 25 milioni di euro fino al 2021 per portare avanti questo progetto e grande opportunità. In linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 e quelli dell’Agenda Urbana europea il Mibac ha deciso di promuovere la culturacome fattore abilitante dello sviluppo sostenibile. “Ho notato, a tutti i livelli della politica, che per le periferie c’è sempre poca attenzione -ha dichiarato Bonisoli- credo invece che sia da lì che bisogna partire. La rivalutazione delle periferie è una delle priorità del mio mandato. Per questo ci siamo impegnati a costruire, attraverso la cultura, vantaggi per il miglioramento sociale ed economico dei territori più fragili. Favorire l’intelligenza collettiva, creare dinamiche collaborative tra istituzioni pubbliche, private e terzo settore contribuirà a rispondere ai bisogni reali delle persone e a rispondere alle trasformazioni sociali in atto”.

Il Piano, promosso dalla Direzione Generale Arte, Architettura contemporanee e Periferie urbane in collaborazione con le istituzioni interessate, sarà articolato su tre azioni strategiche: “Scuola attiva la cultura”, “Biblioteca casa di quartiere”, “Completati per la cultura”. Su tutto il territorio nazionale saranno oltre 100 i progetti finanziati. Si comincia nel prossimo mese di marzo con la pubblicazione di una serie di bandi rivolti a enti pubblici, privati e terzo settore. “Attraverso l’arte e la creatività – sottolinea il direttore della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, Federica Galloni – i cittadini potranno esprimere non solo le loro potenzialità e desideri ma anche sviluppare quel senso identitario che li rende unici come comunità”.

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