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I misteri dell’antica Cina in mostra al MANN

da | 20 Dic 2018 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

E’ in corso a Napoli al MANN l’esposizione “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina”, sino all’11 marzo 2019. La mostra porta all’Archeologico di Napoli, per la prima volta in Europa, 130 reperti in bronzo, oro, giada e terracotta, databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.). Nello splendido Salone della Meridianadel museo partenopeo è possibile conoscere i tratti evocativi della tradizione Shu, enigmatica grazie alle sofisticate maschere in bronzo ed alla dedizione al culto del sole. Realizzata sotto la guida dell’Ufficio provinciale della cultura del Sichuan e patrocinata da Regione Campania, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia e Comune di Napoli, la mostra “Mortali Immortali” raccoglie reperti provenienti da importanti istituzioni cinesi: tra queste il Museo di Sanxingdui, il Museo del Sito Archeologico di Jinsha, il Museo del Sichuan, il Museo di Chengdu, l’Istituto di ricerca di reperti e archeologia di Chengdu, il Museo di Mianyang, il Museo Etnico Qiang della Contea di Mao.

L’allestimento traccia due sentieri tematici: la “Cultura religiosa dello stato di Shu” , in cui è illustrato il mondo spirituale di un’antichissima civiltà, che esprimeva la ricchezza della propria tradizione nelle maschere di bronzo, provenienti dagli scavi del sito di Sanxingdui, di Jinsha e dal cimitero del villaggio di Shuangyuan nel distretto di Qingyuanjiang; “La vita quotidiana del popolo Shu”, in cui sono ricostruite le trame commerciali sviluppate nell’area del Sichuan, grazie a bassorilievi su mattone della dinastia Han, figure umane, figurine di ceramica a forma di animali ed altri oggetti provenienti dalle aree di scavo.

“Questa importante esposizione, che chiude idealmente l’anno del turismo Europa-Cina e rientra tra le attività promosse nell’ambito del Forum Culturale Italia-Cina del Mibac, – ha dichiarato il direttore del MANN Paolo Giulierini -, preceduta da un momento di studio sulle tecnologie nella comunicazione museale, conferma il sempre più solido legame tra il Museo Archeologico di Napoli e il paese del Dragone per la promozione del patrimonio culturale italiano ma anche di quello cinese in Italia. Ricordiamo che le mostre del MANN su Pompei, itineranti nei maggiori musei cinesi fino al luglio 2019, contano già oltre due milioni di visitatori. Come Direttore del MANN e del Parco dei Campi Flegrei ho firmato lo scorso settembre a Chengdu un doppio protocollo di intesa e cooperazione sulla Conservazione e Valorizzazione del Parco Archeologico di Donghuamen, a testimonianza dell’altissima considerazione in quel paese per la competenza archeologica italiana. Il dialogo tra il MANN e la Cina continuerà per tutto il 2019”. Accanto alla grande mostra “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina”, vi sono, dal 20 dicembre 2018 al 21 gennaio 2019, altre due esposizioni.

Si tratta del percorso espositivo “Napoli città della seta. La chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, dalle Fratrie greco-romane alla Corporazione dell’Arte della Seta”: la mostra, inserita nel circuito di disseminazione culturale rappresentato dalla rete Extramann nell’ambito del progetto Obvia, traccia il legame indissolubile tra la produzione serica napoletana ed il pregevole modello di lavorazione cinese.
La seconda esposizione “Le figure dei sogni. Marionette, burattini, ombre nel teatro di figura cinese” viene per la prima volta ospitata a Napoli (dopo la presentazione al Museo delle Arti Orientali di Torino del 2016): in mostra una selezione di 92 pezzi di una collezione privata di marionette e burattini (a guanto e stecca).

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