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Definito il passaggio dal Mibac al Mipaaft del personale del Turismo

da | 18 Dic 2018 | Flash News

Nella riunione tenutasi nei giorni scorsi tra dirigenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturale ed il Ministero delle Politiche Agricole Forestali e del Turismo, presenti alcune RSU del turismo, sono state definite le procedure per il passaggio del personale dell’ex Direzione Generale del Turismo al Mipaaft. Come noto, l’attuale governo ha modificato le competenze del Mibac, attribuendo con decreto, il “turismo” al Ministero dell’Agricoltura guidato dal ministro Gian Marco Centinaio. La nuova organizzazione prevede l’istituzione di un “Dipartimento del Turismo” invece della Direzione Generale istituita al Mibac. Non avendo il Mipaaft personale con competenze qualificate per il settore del turimo, dovrebbe essere il personale dell’ex D.G. del mibac a trasferirsi al Mipaaft.
Il dott. Bruneddu Direttore Generale del personale del Ministero dell’Agricoltura ha confermato che per i lavoratori che avrebbero scelto di transitare presso il Ministero dell’Agricoltura saranno assicurati dei corsi necessari per adeguare il loro lavoro all’interno del nuovo Ministero presso cui andranno ad afferire. Corsi sul sistema SGP di rilevamento delle presenze; sul sistema di protocollazione informatica colà in vigore; il SIAN che riguarda il sistema agricolo nazionale. L personale verrà garantita la medesima retribuzione, anche per coloro i quali percepiscono una indennità maggiore che gli deriva dalla provenienza dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. In tal senso, è stato affermato che la Funzione Pubblica ha garantito al massimo queste condizioni.
Da parte del Mibac è intervenuto il dott. Alessandro Benzia dirigente del Servizio II Personale e relazioni sindacali che ha garantito che per i lavoratori che decideranno di rimanere presso il MiBAC manifestando tale volontà con apposita mail, e potranno scegliere di rimanere presso sedi di lavoro del MiBAC di Roma, sedi che verranno in seguito comunicate. Il MiBAC ha del resto una conclamata carenza di personale per cui non sarà difficile collocarsi nelle varie sedi romane che saranno rese disponibili.

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