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Roma, cresce solo nei settori della cultura, del tempo libero e del turismo

da | 17 Dic 2018 | Turismo

Cultura, tempo libero e turismo, sono questi i settori in cui la città di Roma registra i dati più positivi a livello di servizi erogati secondo la Relazione annuale 2018 dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, che è stata presentata giovedì 13 dicembre nella sala della Protomoteca del Campidoglio. Il numero di visitatori dei Musei in Comune di Roma Capitale è passato da circa 1,5 milioni nel 2010 a circa 1,8 milioni nel 2017 (+20%), grazie soprattutto a iniziative promosse dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e finalizzate a valorizzare il patrimonio archeologico e museale. L’incremento dei visitatori ha sicuramente beneficiato anche dell’ampliamento dell’offerta nel corso degli anni, si guardi ad esempio allo spettacolo “Viaggio nei Fori” (circa 150.000 spettatori l’anno), all’apertura dei cosiddetti “Musei del Territorio” e all’organizzazione di mostre innovative, come “Ara com’era”, che nel 2017 ha attirato oltre 26.000 visitatori; altri fattori premianti sono risultati il cambiamento del fronte espositivo di alcune strutture, come il Museo di Roma, che dopo i lavori di restauro ha ospitato la mostra su Artemisia Gentileschi riscuotendo un buon successo, e l’aver reso gratuiti alcuni tra i più piccoli musei del sistema Musei in Comune. A luglio 2018, inoltre, è stata introdotta per i residenti, i domiciliati e gli studenti nel territorio di Roma la MIC Card, che al costo di 5 euro permette di accedere gratuitamente per un anno alle strutture appartenenti alla rete dei Musei in Comune e ai siti storico artistici e archeologici della Sovrintendenza, facendo di Roma la più economica e accessibile città italiana tra le altre che offrono questo servizio; nel periodo compreso tra il 5 luglio e il 26 novembre 2018 sono stati venduti 38.441 abbonamenti con un incasso pari a 192.295 euro.

Dati positivi emergono anche sul Macro e sul Mattatoio (ex Macro Testaccio), che nei primi otto mesi del 2018, sotto la gestione dell’Azienda Speciale Palexpo, hanno toccato quota 220 mila visitatori contro i 206 mila dell’intero 2017; trend con la freccia in su pure per le Biblioteche di Roma, non tanto sotto il profilo degli iscritti e dei prestiti, quanto per il numero di partecipanti alle attività culturali organizzate nel 2017, di 3,5 volte superiore rispetto a quello del 2016. Infine, ottimi risultati si registrano anche nelle sedi di spettacoli dal vivo, come l’Opera e il Teatro di Roma, che hanno entrambi chiuso il 2017 con il 32% di spettatori in più rispetto alla media degli anni 2010-2016.

“Gli effetti della trasformazione avviata al termine 2016 da questa Amministrazione cominciano a vedersi e ci confermano che le riforme apportate al sistema delle istituzioni culturali fossero indispensabili. Alcune di queste avranno effetto nel 2018 poiché attuate nel corso di quest’anno, come ad esempio quelle relative alla gestione del Macro, che come rilevano i dati riferiti al 2017 godeva di uno scarso gradimento prima della gestione sperimentale avviata ad ottobre di quest’anno, i cui risultati li vedremo sicuramente nel corso del 2019. Trovo significativo inoltre che l’intervento sul sistema delle Biblioteche civiche, che ne interpreta il ruolo come presidio culturale diffuso nella città, riceva una forte conferma nei dati che segnalano oltre 6600 attività con una presenza di 450.000 persone, per un incremento del 150% rispetto all’anno precedente”, ha dichiarato Luca Bergamo, vicesindaco di Roma e assessore alla Cultura. Bergamo ha inoltre accolto con favore la decisione del ministro per i Beni e le Attività culturali Alberto Bonisoli di non introdurre un biglietto a pagamento per visitare il Pantheon, chiarendo che “da parte nostra c’era una forte opposizione alla decisione del precedente ministro di introdurre il biglietto, decisione presa senza consultare la città. L’idea nostra è che la fruizione del patrimonio culturale sia un elemento fondamentale della cittadinanza”.

Nonostante la ricchezza e la pluralità dell’offerta, Roma risente comunque del trend mondiale che si orienta verso un’esperienza turistica “mordi e fuggi”, con una media di 2,4 giorni di permanenza, benché il numero di turisti giunti nel 2017 sia aumentato del 20% rispetto a quello attestato nel 2010.

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