La sede centrale del Ministero per i beni e le attività culturali aprirà i propri battenti ai visitatori in un futuro molto prossimo. La decisione è stata pubblicata in una nota dello stesso Ministero nella quale si sottolinea che un Gruppo di lavoro è stato istituito presso il Segretariato Generale ed è pronto a definire percorsi e modalità di apertura al pubblico del complesso architettonico seicentesco del Collegio Romano, individuando le possibili iniziative di fruizione e valorizzazione di spazi, opere ed elementi di interesse storico scientifico, artistico e architettonico presenti allinterno del Palazzo del Collegio Romano. Inoltre, in particolare, si vogliono valorizzare gli spazi e le opere presenti al terzo piano delledificio ( dove si trovano gli uffici del Segretariato Generale e della Direzione Generale Bilancio) in cui sono state collocate talune opere di autori italiani ricevute in comodato duso gratuito per un anno dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna. Sempre secondo la nota tali opere non precedentemente esposte al pubblico e collocate nei depositi del predetto museo potranno essere fruite in occasione sia di riunioni e incontri istituzionali con soggetti pubblici e privati sia con delegazioni internazionali, nonché rientrare nei percorsi di apertura al pubblico nei termini formulati dal citato Gruppo di Lavoro.
Una volta che il team avrà stabilito i percorsi e le modalità di fruizione il Collegio romano sarà accessibile ai visitatori.
Il complesso del Collegio occupa un intero isolato, e fu pensato dal suo fondatore, Ignazio di Loyola (1491-1556), sul modello del Collège du Roi di Parigi. Ledificio, attribuito a Bartolomeo Ammannati, ma probabilmente opera di Giuseppe Valeriano, attualmente è assegnato in uso, per una parte, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed ospita, sin dal 1975, data di istituzione, gli uffici centrali del Ministero e del Gabinetto del Ministro; per laltra, è sede, dal 1871, del liceo Ennio Quirino Visconti.