Una vita spesa per larte a Roma quella del professor Christoph Luitpold Frommel dove è arrivato dopo gli studi allUniversità di Monaco come borsista (dal 1959 al 1967) e assistente scientifico della Biblioteca Hertiana, per approfondire i suoi studi ed è rimasto per sempre. E loccasione per studiare in loco i monumenti romani e stringere contatti con studiosi italiani e stranieri. Anni fondamentali di studi sull sullarchitettura della corte papale e sui palazzi romani del Rinascimento.
A 85 anni lo festeggiano gli amici, gli studenti, i frequentatori della Biblioteca Hertziana che ha diretto per ventanni (dal 1981 al 2001) e le più importanti istituzioni. Dapprima allAccademia di San Luca, di cui naturalmente è membro, poi ai Musei Vaticani. Il professore ascolta emozionato le memorie di una vita come unesperienza pirandelliana. I riferimenti eruditi si alternano ai ricordi di Elisabetta la sua segretaria alla Hertziana . Appena trasferito a Roma ha imparato ad amarla e ha comprato una casa in via delle Coppelle. Non torna in Germania ? domanda. In quale altro paese posso vivere se non a Roma? questa la risposta del professore. Molte le testimonianze di amici e colleghi invitati nella sua casa di Trevignano sul Lago di Bracciano, con lui in gita in barca a vela, a visitare Anguillara, Civita Castellana, Campagnano, Tarquinia, e destate a Caracalla per lopera.
Tedesco di Heidelberg, romano dadozione, professore a Bonn per dodici anni, a Princeton, a Berkeley, docente per chiara fama di storia dellarte nella facoltà di lettere dellUniversità La Sapienza di Roma dal 2002 al 2005, il professor Frommel affianca agli studi lorganizzazione di grandi mostre dedicate a Raffaello architetto, a Giulio Romano, ai modelli lignei del Rinascimento, a Borromini, Vignola, Peruzzi. I suoi studi si estendono al corpus dei disegni di Antonio da Sangallo il Giovane, al repertorio dei disegni di Borromini. Fondamentale il suo apporto alle indagini sul Palazzo della Cancelleria che portarono alla scoperta della basilica paleocristiana di San Lorenzo in Damaso. E poi le ricerche sulla tomba di Giulio II della Rovere che hanno permesso di dare una nuova datazione al Mosè di Michelangelo.
Il valore del suo contributo scientifico alla storia dellarchitettura e dellarte del Rinascimento trova riscontro non solo in una bibliografia sterminata, ma anche nelle testimonianze, nei ricordi di studiosi e amici. E di studenti con i quali ha avuto un rapporto empatico e a cui ha trasmesso un metodo di studio. Storico e uomo di cultura europea, che scrive in tedesco e italiano e padroneggia la lingua inglese, ha messo a fuoco il Rinascimento italiano. Fondamentali i suoi studi sul Quattrocento, su Peruzzi, una rivelazione il suo studio sulla Farnesina, sui palazzi rinascimentali e le ville, Palazzo Venezia, Villa Medici, Villa Lante, Villa Madama, Villa Giulia e sul disegno. Parafrasando una celebre citazione di Svetonio riferita ad Augusto che aveva trovato una Roma in mattoni e laveva lasciata in marmo, si può dire che Frommel ha trovato una storiografia frammentata e lha costruita, afferma Antonio Forcellino. E prosegue quanto alla Roma rinascimentale non lha solo studiata, ma lha cambiata, riferendosi ai colori di Roma. I restauri delle facciate di alcuni palazzi sono stati possibili grazie ai suoi studi. Basti pensare al colore ocra che dominava ovunque. Il Quirinale ha cambiato faccia. Roma non gli deve solo libri, ma anche quarantanni di trasformazioni.
Lattrazione fatale per il professor Frommel sono sempre stati Michelangelo e Raffaello. Raffaello mi ha condotto alla storia dellarte, a Roma e alla Hertziana, scrive in Raffaello. Le Stanze edito da Jaca Book, lultima sua fatica che racconta la storia della creazione del capolavoro e illustra gli ultimi anni di restauri che hanno riportato gli affreschi a uno stato molto vicino alloriginale. E i Vaticani di Barbara Jatta gli fanno festa presentando il volume. Fino allinizio del XX secolo, gli affreschi di Raffaello in Vaticano erano una delle mete predilette dai visitatori di Roma scrive nella prefazione Frommel Nel frattempo, i favori del pubblico si sono rivolti soprattutto alla Cappella Sistina e questo mutamento del gusto è inseparabile da un generalizzato mutamento di paradigma della nostra epoca. E spiega che Laustera Sibilla Delfica di Michelangelo è più vicina allodierno ideale di bellezza di quanto non lo siano le Muse del Parnaso o le Virtù della Giustizia e lappassionato di arte predilige in particolare le opere che non richiedono una profonda conoscenza della Bibbia e dei santi, dei miti o della Storia per nulla necessari per poter apprezzare Davide, Adamo o il Mosè di Michelangelo che si concentra sui personaggi fondamentali degli albori del genere umano-
Il saggio sulle Stanze, scritto in una prosa lucida e asciutta che va subito al punto (ma quando sospende lanalisi la sua prosa si colora di poesia), è corredato da magnifiche foto scattate dopo i restauri della Stanza della Segnatura, della Stanza di Eliodoro e della Stanza dellIncendio di Borgo. La Sala di Costantino ancora in restauro, sarà pronta per le celebrazioni del 2020 a 500 anni dalla morte di Raffaello, assicura la Jatta. Raffaello è una continua fonte di sapienza e bellezza, ma oggi siamo concentrati su Caravaggio, precisa il professo Claudio Strinati. Ci si immagina di avere a che fare con un testo gigantesco per le Stanze, invece ecco la sorpresa, è qualcosa di singolare, aereo nella scrittura. E da cultore di musica qual è Strinati paragona la storia di Raffaello e del padre Giovanni Santi a quella di Mozart e del padre che consegna al mondo un figlio che ha le sue doti ma non comparabile a lui. E lindagine su Raffaelo delle Stanze al Flauto Magico di Mozaart . Tanto che il professor Frommel confessa di sentirsi un po Papageno.