Dopo 30 anni torna visibile al pubblico la Collezione dei Commestibili di Pompei in mostra sino al 18 Febbraio 2019 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Si tratta di una delle più complete raccolte al mondo di reperti organici di epoca romana, un tempo conservata nella stanza decima dellHerculanense Museum, nella Villa Reale di Portici. Molteplici le vicissitudini che hanno coinvolto la collezione dalla metà del Settecento ai nostri giorni: trasferiti nellodierno Museo Archeologico di Napoli nel primo decennio del XIX secolo, i reperti dei Commestibili hanno conosciuto diverse soluzioni di allestimento, sino alla chiusura, per lavori di restauro (1989) della sala del Plastico di Pompei, ultima sede ad aver ospitato queste particolarissime testimonianze della vita quotidiana nellantichità.
Il percorso della mostra Res Rustica si apre con una grande carta geografica, su cui sono tracciate le rotte seguite nellantichità, dalle singole specie, spesso approdate sulle coste italiane dallOriente: pesche, olive, agli, melegrane, carrube, fichi, datteri, sono soltanto alcuni dei prodotti che, una volta, animarono la tavola e la quotidianità dei romani. Questi frutti della terra ci sono presentati, oggi, in unoriginale veste: fragile e forte al tempo stesso, capace di sopravvivere allo scorrere del tempo ed arrivare al presente, restituendo reperti carbonizzati e non. Grazie alle indagini scientifiche condotte dagli esperti Gaetano Di Pasquale e Alessia DAuria del Dipartimento di Agraria, è stato possibile svelare anche un piccolo giallo nella Collezione dei Commestibili.
Le datazioni, effettuate nel Laboratorio Circe (Dipartimento di Matematica e Fisica dell’università Luigi Vanvitelli), hanno dimostrato infatti che circa 5 chilogrammi duva, presumibilmente vinacce, tra gli oggetti conservati nei depositi, non sono di origine antica, bensì risalenti al XVIII secolo e, dunque, al periodo dei primi ritrovamenti nelle città vesuviane: questi reperti provengono da coltivazioni settecentesche, mescolate, volutamente o meno, con il materiale archeobotanico.
Ci troviamo ha detto il direttore del MANN, Paolo Giulierini non solo di fronte ad un rigoroso ed appassionante racconto di archeobotanica, ma anche a unoccasione per assemblare nuovamente la Collezione dei Commestibili, nellattesa di un restyling complessivo, insieme ai tessuti, nella nostra proposta espositiva permanente. Ma larcheobotanica costituisce solo lo stadio iniziale, la via daccesso, per così dire, alle suggestioni del percorso espositivo di Res Rustica: la seconda sezione della mostra, infatti, è dedicata allutilizzo dei commestibili nella vita quotidiana. Al pubblico, dunque, sono presentati gli attrezzi della cucina, le riserve della dispensa, gli esiti conviviali di una tavola apparecchiata: alcune anfore, una falce, una stadera sono i segni tangibili di unattività manuale sapiente, accostata, in un magico gioco di assonanze e dissonanze, al cibo rappresentato in alcuni affreschi appartenenti alle collezioni museali. Tra gli elementi di curiosità della mostra, inoltre, figura una bottiglia con lolio doliva di duemila anni fa: accanto al reperto, un pane, una frisella ed un tarallo, appartenenti al mondo antico, per immaginare, forse, una dieta mediterranea ante litteram.
La mostra Res Rustica prosegue il progetto Alla scoperta dei tesori del MANN,dopo la prima tappa rappresentata da Il metallo dei gladiatori. Vedere, toccare, capire. Chiudiamo lAnno del Cibo Italiano voluto da MIBAC e MIPAAFT ha spiegato il direttore Giulierini con una mostra dedicata alle radici della nostra ricchezza agro-alimentare: 2000 anni di storia della cultura, della terra e della tavola sono testimoniati da resti materiali conservati al MANN, resti che costituiscono un tesoro unico al mondo. Lesposizione rappresenta unopportunità straordinaria non solo per presentare per la prima volta la Collezione dei Commestibili ma anche, nello spirito del progetto I Tesori del MANN inaugurato con successo dalle armi dei Gladiatori, per raccontare al grande pubblico cosa significa fare ricerca scientifica su questi rari materiali.
Res Rustica. Archeologia, botanica e cibo nel 79 d.C.
21 novembre 2018 – 18 febbraio 2019
Museo Archeologico Nazionale di Napoli.