Si conferma un evento originale nel suo genere la Borsa mediterranea del Turismo archeologico che si chiusa a Paestum (Salerno). La XXI edizione, ha attirato in quattro giorni – dal 15 al 18 novembre – oltre 12.000 visitatori tra il Centro espositivo del Savoy Hotel, il Parco archeologico, il Museo archeologico nazionale e la Basilica Paleocristiana, location della XXI edizione, oltre che 100 espositori di cui 20 Paesi esteri, circa 60 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 120 operatori dell’offerta, 100 giornalisti accreditati. ”L’alta qualità degli incontri, le proposte di collaborazioni future, l’immagine rinnovata del Salone espositivo, la cospicua partecipazione agli incontri B2B degli operatori turistici dell’offerta con i buyer esteri selezionati dall’Enit e con i buyer nazionali dell’Aidit di Federturismo, l’apprezzamento degli illustri relatori, l’alto numero di visitatori – ha dichiarato il fondatore e direttore della Borsa, Ugo Picarelli – sono solo alcuni degli elementi che ci rendono soddisfatti per aver fatto crescere l’evento anche quest’anno”.
Uno dei più importanti obiettivi della Borsa, il confronto sul dialogo interculturale tra i popoli, si è concretizzato quest’anno nel gemellaggio tra i siti di Paestum e Palmira, la città siriana simbolo del patrimonio culturale minacciato dal terrorismo e negli accordi tra il Colosseo e il sito cambogiano di Angkor, che porteranno a un successivo gemellaggio. La presenza di ministri, ambasciatori, vertici dell’Unesco – ha sottolineato Ugo Picarelli – ha sancito le celebrazioni dei due ventennali: quelli dell’iscrizione nella lista del patrimonio dell’Umanità di Paestum e Troia. E ancora le ultime scoperte sulla spianata di Gerusalemme.
Negli Incontri con i protagonisti, dedicati ai siti archeologici del mondo, il grande pubblico ha potuto ascoltare le relazioni di importanti archeologi e direttori di prestigiosi siti e musei. Paestum ha potuto raccogliere anche quest’anno toccanti testimonianze: Moncef Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo di Tunisi all’epoca dell’attentato del marzo 2015 (attuale direttore per lo Sviluppo dei Musei), Mouhamed Al Khaddour, presidente della Federazione delle Camere del turismo della Siria, l’archeologo Paolo Matthiae, Mohamad Saleh, ultimo direttore per il turismo di Palmira, Omar Asaad, il figlio di Khaled al-Asaad, l’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, cui è intitolato il Premio alle scoperte archeologiche più significative, andato quest’anno all’archeologo Benjamin Clèment per la ‘piccola Pompei francese’ di Vienne.
Le soluzioni tecnologiche che hanno reso i luoghi della cultura più appetibili per il grande pubblico e più leggibili in termini di comprensione e sensibilità culturale sono state le protagoniste di ArcheoVirtual, la mostra (allestita presso il Museo Archeologico) e il workshop internazionali di tecnologie multimediali, interattive e virtuali in collaborazione con l’Itabc-Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali Cnr e la direzione generale Musei del ministero per i Beni e le Attività Culturali, grazie a cui i visitatori hanno potuto camminare nei templi di Paestum all’epoca della loro costruzione, sorvolare la Valle del Tevere in un viaggio attraverso il tempo, o difendere il Castello Sforzesco nei panni di un arciere virtuale, giusto per fare alcuni esempi.
Con ArcheoExperience, attraverso i Laboratori di archeologia sperimentale nei pressi del Museo archeologico, i visitatori hanno potuto rivivere le antiche tecniche utilizzate per creare gli oggetti adoperati dai nostri lontani antenati e ora conservati nelle vetrine dei musei archeologici, testimoni della cultura materiale che ha accompagnato l’evoluzione dell’uomo: la lavorazione dell’ambra nella Preistoria, la vita delle Legioni romane, l’arte del vasaio dalla Magna Grecia ad oggi, la produzione di calzature in pelle, lucerne in terracotta e gioielli nell’antichità.
La Borsa, inoltre, ha inteso potenziare la propria presenza su Instagram ed è stata protagonista di un congruo numero di Instagram Stories: espositori, relatori, visitatori hanno contributo a promuovere la loro presenza a Paestum, sottolineando la bellezza di un patrimonio culturale che tutto il mondo ci invidia. Sono state veicolate alcune dirette anche su Twitter e costante è stato l’apporto non solo dei blogger e degli storici influencer che da anni accompagnano la Borsa, ma anche dei profili ufficiali delle istituzioni, dei Musei e dei Parchi archeologici. La XXII edizione della Borsa mediterranea del Turismo archeologico si svolgerà da giovedì 14 a domenica 17 novembre 2019. (Adnkronos)