Sono finalmente partiti i lavori per il risanamento del Teatro Romano di Verona LArena. Il finanziamento dei lavori, frutto di un ArtBonus da Unicredit Banca e Fondazione Cariverona di complessivi 14 milioni di euro, che sono stati impegnati sul filo del rasoio entro lanno 2018 limiti di tempo oltre il quale si rischiava di perdere il finanziamento disponibile da almeno 4 anni. Il cantiere ora è partito per i lavori per la conservazione, valorizzazione e fruizione dell’Arena come luogo di cultura e spettacolo. Lurgenza dei lavori, non più procastinabile, laveva lanciata recentemente il Soprintendente ai beni culturali, Fabrizio Magani, parlando – a margine dell’incontro di commiato del presidente della Provincia, Antonio Pastorello: “La situazione non e’ confortante il luogo e’ in grave sofferenza sia dal punto di vista conservativo, sia dell’impiantistica, che e’ una forma di tutela per il monumento, ma soprattutto per le persone, che sono molte, che come noto vi transitano.
“Una giornata storica per l’Arena e per tutta la citta’. Oggi parte uno dai cantieri piu’ importanti degli ultimi anni, uno dei primi impegni presi dall’Amministrazione, che rendera’ il nostro anfiteatro ancora piu’ bello, oltre che piu’ moderno e sicuro” ha dichiarato il sindaco Federico Sboarina. “Non sono mai stati spesi cosi’ tanti soldi, tutti insieme, per la valorizzazione del nostro monumento simbolo”, ha aggiunto il primo cittadino veronese, ringraziando Fondazione e Unicredit “per l’ingente sostegno economico, senza il quale i lavori non sarebbero possibili, e la Soprintendenza per la collaborazione nella stesura di un progetto corposo e complesso”.
Lintervento sullArena, suddiviso in più lotti e della durata di 4 anni, prevede principalmente la sigillatura delle gradinate dellintera cavea, il rifacimento degli impianti elettrici, speciali di sicurezza ed antincendio, limpianto elettrico di illuminazione scenografico esterno, limpianto idrico antincendio, il rifacimento servizi igienici, il restauro conservativo delle gallerie e di parte degli arcovoli interni, il riordino spazi in uso a Fondazione Arena, la riqualificazione museale e la valorizzazione, realizzare attività di promozione e pubblicità; ma anche apertura dei sotterranei ai visitatori e realizzazione di un percorso museale con pannelli multimediali.
Sboarina ha spiegato che si tratta di “un intervento importantissimo sia del punto di vista economico e delle risorse messe in campo, sia per la complessita’ stessa dei lavori che, oltre a fare i conti con un monumento di tale prestigio, devono permetterne l’utilizzo da marzo a ottobre per i concerti e la stagione lirica. Ecco perche’ il progetto sara’ realizzato a stralci e perche’ serviranno almeno quattro anni per vederlo ultimato. Verificheremo nel corso dei lavori la necessita’ di ulteriori finanziamenti.
“L’avvio del cantiere – ha osservato il soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, Fabrizio Magani – e’ frutto di un lavoro preliminare lungo e importante, a cui la Soprintendenza ha dato un contributo non banale. E’ un progetto molto importante per la particolarita’ della situazione esistente e della compresenza delle attivita’ legate allo spettacolo. Speriamo che tutto si incastri nel modo corretto, come previsto. Mi auguro – ha concluso – che questo restauro sia anche l’occasione per riflettere sull’equilibrio del monumento e sui suoi bisogni, sperimentando anche nuove soluzioni, non da ultima la chiusura al traffico di piazza Bra”