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Approvata dalla Camera la risoluzione per la valorizzazione della Buffer Zone vesuviana

da | 9 Nov 2018 | Arte e Cultura, Leggi e regolamenti

La commissione Cultura della Camera ha approvato la risoluzione a prima firma del presidente Luigi Gallo per la valorizzazione dell’area circostante il sito archeologico di Pompei, la cosiddetta “Buffer Zone”. L’avvio di questo progetto permetterà di rilanciare sia economicamente che socialmente l’intera zona vesuviana dei siti Unesco. Gli Scavi sono circondati da ville storiche, reperti archeologici, percorsi tematici e naturalistici da potenziare e promuovere. “Attorno a Pompei nascerà il primo piano strategico di cultura diffusa di questo Governo, un modello che potrà fare scuola in tutto il mondo, oltre che in Italia” afferma Gallo.

L’idea è quella di puntare a un turismo diffuso e innovativo, rilanciare il trasporto locale, favorire la mobilità a impatto zero, digitalizzare tutti i beni culturali e creare quindi il “Grande Distretto Bellezza Pompei”. Dobbiamo lasciarci alle spalle il classico turismo “mordi e fuggi” promosso finora. “Sono contenta del risultato ottenuto – dichiara Virginia La Mura, senatrice del Movimento 5 stelle – è un progetto a cui stiamo lavorando da tempo con passione e tenacia per raggiungere obiettivi importanti che siamo convinti, avranno ricadute positive sui cittadini di tutti i comuni inclusi”. Parliamo di un programma che raccoglie oltre alla cultura degli innumerevoli beni artistici, architettonici e naturalistici, anche una cultura immateriale: ossia quella del nostro stile di vita mediterraneo che costituisce un’ulteriore fondamentale attrattiva per i turisti.

Per dar vita a un autentico sistema diffuso e sostenibile, creare benessere e occupazione attivando soprattutto pratiche di cittadinanza bisognerà far fronte a tanti piccoli interventi mirati. Si è per esempio ridiscusso il progetto dell’hub ferroviario di Pompei Scavi voluto dal PD. Una soluzione che potrebbe dar vita a un modello di rigenerazione urbana e tutela ambientale di cui beneficeranno tanto i visitatori quanto le comunità locali. “Come non parlare poi del fiume Sarno, che costituisce l’unico parco fluviale campano e che possiede infinite potenzialità da includere in questo progetto. Se disinquinato si potrà ristabilire quel prezioso corridoio ecologico che funge da cerniera tra i più importanti parchi della Campania.” concludono i deputati della commissione. Tutti questi elementi porteranno certamente a uno sviluppo intelligente del territorio e a una riqualificazione delle aree urbane nell’interesse dei cittadini e della salvaguardia ambientale.

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