fbpx

Le guide di AGTAR co-espositori di Roma Capitale al WTM di Londra

da | 8 Nov 2018 | Flash News

È iniziato ieri a Londra il World Travel Market, appuntamento ormai tradizionale per gli operatori del turismo provenienti da ogni parte del mondo. In tre giorni, sono previsti circa 200 seminari e conferenze, con la partecipazione di oltre 50mila delegati e gli interventi di 500 esperti leader nei diversi settori dell’industria turistica. Per l’Italia, partecipa anche l’Associazione Guide Turistiche Abilitate Roma (AGTAR), tra i co-espositori di Roma Capitale.

“Per noi è un’occasione importante – spiega la presidente Isabella Ruggiero – per intercettare le tendenze e le novità del settore turistico, che è in continua evoluzione. Ma soprattutto per promuovere le guide di Roma: in un mercato sempre più globalizzato, AGTAR rappresenta le eccellenze locali, il turismo responsabile, gli itinerari meno noti”.

“Non è un caso se il Ministro del Turismo Centinaio ha definito recentemente le guide come ʻil biglietto da visita del nostro paese’: esse infatti condizionano le impressioni positive o negative dei turisti che visitano l’Italia e rivestono quindi un ruolo importante nella promozione di ogni città e regione e, di conseguenza, nell’economia del settore turistico”.

“Ma non tutte le guide sono uguali – prosegue Ruggiero – per questo svolgiamo un ruolo ben diverso da quello dei tour operator, di cui non siamo concorrenti ma complementari. AGTAR garantisce qualità e professionalità delle guide su Roma, grazie a un continuo lavoro di training e aggiornamento, con un ventaglio di quasi mille professionisti abilitati specificatamente per questa città, per offrire una sorta di ʻmeet and match’ al servizio e a vantaggio di tour operator, istituzioni e turisti”.

“Per questo – conclude la presidente di AGTAR – siamo felici di essere qui al WTM di Londra come co-espositori di Roma Capitale, che appoggiamo nella promozione dei siti meno famosi, dell’intera città come museo a cielo aperto e nella lotta all’overtourism”.

Clicca sul banner per leggere Territori della Cultura