Cinque pale daltare del XVII-XVIII sono state restituite la scorsa settimana dai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) alle comunità di Scoppito e Capestrano. Le opere darte erano state rubate dalle chiese dei due comuni della provincia dellAquila, dopo il sisma del 2009.
Loperazione che ha riportato le opere trafugate allAquila è stata avviata nel 2017, allinterno delle attività preventive e repressive attuate dal Comando TPC. Le indagini, riguardanti in particolare il mercato clandestino di beni darte, hanno prodotto informazioni utili per gli investigatori che hanno acquisito elementi sensibili e importanti sia su alcuni imprenditori collezionisti di beni di antiquariato di probabile provenienza furtiva, interessati ad aumentare la loro privata collezione, sia su personaggi legati alla ricettazione di opere darte.
Cè bisogno, però, di sottolineare limportanza che ha avuto la tecnologia, o meglio la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti. Questo strumento consente ai singoli cittadini di inserire i beni rubati con apposita descrizione e fotografia. Dopo perquisizioni e successive comparazioni di immagini di reperti ritrovati effettuati dal Carabinieri TPC, è stato possibile, grazie proprio alla Banca Dati, trovare 37 corrispondenze di opere, permettendo di risalire a 16 furti perpetrati negli ultimi ventanni in varie province italiane, e a portato anche alla denuncia di 3 persone.
Il recupero di queste opere consentirà la fruibilità delle stesse: le 5 pale daltare delle Chiese di San Nicola a Capestrano e San Giacomo Apostolo a Scoppito. E anche altre opere come le due tavole del polittico (XVI sec.) realizzate da Gerolamo Stabile, appartenenti alla Chiesa di San Rocco di Formia, e il Cristo che prega nellorto di Guido Reni, trafugato nellagosto 2012 a una famiglia napoletana.
Durante levento di restituzione delle opere trafugate, avvenuto giovedì 25 ottobre alle ore 10:30 a LAquila nella Sala Ipogea del Consiglio Regionale dellAbruzzo, hanno presenziato, oltre al personale del Comando Carabinieri TPC, il Generale di Brigata Carlo Cerrina, Comandante della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, Maria Vittoria Clarelli, Direttore Generale f.f. Archeologia, delle Belle Arti e Paesaggio del Ministero per i Beni Culturali, Franca Bandera, Presidente della Corte dAppello di LAquila, Giuseppe Linardi, Prefetto di LAquila, Giuseppe Di Pancrazio, Presidente del Consiglio Regionale di LAquila, Simonetta Ciccarelli, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di LAquila, Orazio DAnna, Questore di LAquila, Col. Nazareno Santantonio, Comandante Provinciale Carabinieri di LAquila, e i sindaci di LAquila, Capestrano e Scoppito.