Bonisoli: un’intera settimana gratuita ai musei e 4000 nuove assunzioni

da | 24 Ott 2018 | Arte e Cultura

Recentemente il ministro per i Beni e le Attività culturali Alberto Bonisoli ha di nuovo affrontato il tema delle domeniche gratuite ai musei, oggetto di dibattito nelle settimane passate. Durante lo svolgimento di “Italia 5 Stelle”, la nuova edizione della festa del Movimento pentastellato svoltasi a Roma, presso il Circo Massimo, lo scorso fine settimana, il ministro ha infatti dichiarato che una parte delle domeniche a ingresso gratuito resterà invariata, precisamente quella che interessa il periodo di bassa stagione, e che sarà introdotta una settimana intera, dal 5 al 10 marzo 2019, in cui tutti i cittadini potranno entrare in ogni museo italiano senza spendere un euro; ai direttori dei poli museali, inoltre, verrà poi concessa la possibilità di stabilire, a loro totale discrezione, altre otto giornate gratuite. “Nelle domeniche gratuite in sé non ci trovo niente di male, quello che non va bene è quando vieni comandato da Roma e lo devi fare a prescindere da quella che è la situazione. Noi abbiamo regalato in questi anni milioni di euro ai tour operator che mandavano, quando c’era la domenica gratuita, le comitive di turisti a intasare posti come il Colosseo, gli Uffizi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Quello che abbiamo fatto è una cosa di buon senso”, ha tenuto a precisare Bonisoli, il quale, in chiusura del suo discorso, ha pure affermato che per tutto il 2019 i giovani dai 10 ai 25 anni potranno entrare nei musei dello Stato pagando solo 2 euro, qualsiasi sia il giorno di visita.

Nel corso dell’intervento a Italia 5 Stelle, però, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali non ha parlato solo delle domeniche gratuite, ma ha anche ribadito che il ministero ha poco personale a causa della mancanza, negli anni, di un efficace piano di assunzioni in grado di sopperire ai pensionamenti: “Il ministero è come se avesse perso tanto sangue, perché ha veramente poche risorse numericamente (parlando), persone bravissime ma semplicemente non sono abbastanza; facciamo fatica a tenere aperti i musei, abbiamo sempre meno personale negli archivi, nelle biblioteche, nelle sovrintendenze, è un problema serio”. Per ovviare a tale problematica, dunque, nella prossima manovra di governo verranno messi a disposizione, mediante un regolare concorso, 4000 posti di lavoro, “un piano” – ha affermato il ministro – “che nei Beni culturali, in Italia, non si è mai visto”.

Qui è possibile guardare il video dell’intervento completo.

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