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Nasce il Centro di Eccellenza del Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività culturali del Lazio

da | 23 Ott 2018 | Arte e Cultura

È stato presentato oggi all’Università La Sapienza di Roma, dal governatore Nicola Zingaretti e dal vicepresidente del Lazio Massimiliano Smeriglio,il Centro di Eccellenza del Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività culturali del Lazio. Il Centro avrà come obiettivo lavalorizzazione dei beni culturali della regione attraverso l’innovazione tecnologica.

«Nel Lazio – ha dichiarato Zingaretti – parte una rivoluzione al servizio dell’Italia e dell’Europa: il distretto delle tecnologie applicate ai beni culturali per mettere la scienza, la nuova tecnologia e l’innovazione al servizio della valorizzazione e dell’utilizzo dell’immenso patrimonio storico, culturale, ambientale, monumentale e archeologico della nostra regione, ma in realtà dell’Italia. È un pilastro del nuovo modello di sviluppo che vogliamo e stiamo costruendo e sul quale investiamo solo in questo biennio oltre 41 milioni di euro».

Di certo un passo in avanti per la valorizzazione. L’Italia è sicuramente al primo posto per la quantità di beni culturali; ricordiamo che detiene il record di maggior numero di patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. 54 beni presenti nella lista del 2018. Laregione Lazio, anche se dietro a Lombardia e Toscana per siti UNESCO, ha una grande potenzialità: 259 musei e gallerie, 28 aree e parchi archeologici, 29 monumenti. Raggiunge la cifra di 14,7 miliardi di euro di valore aggiuntivo, pari al 14% del totale nazionale. È una regione, quindi, che ha bisogno di essere seguita e valorizzata pienamente. Questo centro potrà essere un trampolino di lancio, grazie al quale il Lazio potrà usufruire del meglio della tecnologia per il restauro e la conservazione dei beni culturali, per non parlare della loro fruibilità.

Il Distretto di Eccellenza sarà coordinato da Maria SabrinaSarto, docente dell’Università La Sapienza di Roma. Saranno stanziati 41,7 milioni di euro: 20,7 a carico della Regione e 21 a carico del Miur. Nel primo anno e mezzo di vita della struttura sono previsti 18 corsi di Alta Formazione, 10 master di primo e secondo livello e 3 grandi progetti di ricerca.

Come ha precisato Eugenio Gaudio, rettore dell’Università La Sapienza, si è instaurato un rapporto di sinergia con il sistema di ricerca della Regione. Questo centro è «un progetto concreto in risposta ai problemi che vive oggi il Paese».

Il Centro di eccellenza ha coinvolto in primis l’Università La Sapienza, come ateneo capofila, l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, l’Università di Tor Vergata, Roma Tre e l’Università della Tuscia, gli enti di ricerca CNR, Enea, Infn e le associazioni imprenditoriali Cna, Federlazio, Lega Coop, Unindustria.

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