Stavano per essere battuti allasta a Londra, ma grazie a unoperazione condotta dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in collaborazione con la British Cultural Property Protection Unit, la Metropolitan Police della capitale inglese ha potuto recuperare due importanti tesori etruschi che erano stati trafugati dallItalia: si tratta di una piccola sfinge alata in terracotta, della quale non si conosceva lesistenza e che proviene da uno scavo clandestino probabilmente nellEtruria Meridionale, e di una statuetta in bronzo raffigurante una divinità che era stata rubata nel 1988 dal Museo Archeologico di Siena.
Siamo molto fieri di poter rendere omaggio alla leadership italiana nel campo della tutela del patrimonio culturale, ha spiegato allANSA lambasciatore britannico Jill Morris. Noi inglesi abbiamo imparato dallItalia, creando ununità delle forze armate dedicata proprio allarte e con unimportante collaborazione diplomatica, di polizia ed enti culturali.
Non si sa bene come i reperti siano finiti a Londra. Spiega il generale dei carabinieri Fabrizio Parrulli: Facilmente gli oggetti rubati attraversano due, tre anche quattro frontiere prima di riaffacciarsi sul mercato. Il bronzetto è stato riconosciuto su un catalogo di unasta come una degli oggetti rubati dellArt Loss Register.
Il venditore, afferma il detective sergente Rob Upham della Metropolitan Police Arts and Antiques Unit, era in buona fede ed è trattato come un testimone. Purtroppo la persona dalla quale lo acquistò è morta. Di uno dei due oggetti, la sfinge, come anticipato non era nota neppure lesistenza, e probabilmente fu trafugata, spiega ancora Parrulli, in quel triste periodo di fine anni 60-70 che noi chiamiamo della razzia. Quando cioè erano in azione i tombaroli, che tanto patrimonio ci hanno rubato e tante pagine di storia distrutto.
Al momento sono ancora in corso le indagini che dovranno chiarire come i due preziosi reperti siano finiti in Inghilterra: tuttavia la casa daste già nutriva dubbi sulla loro provenienza, e al momento le ricerche degli inquirenti hanno portato al noto trafficante darte italiano Giacomo Medici, già arrestato nel 1997. Entrambi i reperti, aggiunge Parrulli, sono di grande valore storico e artistico. Se fossero stati venduti avrebbero fruttato diverse migliaia di pounds. Adesso sono stati restituiti al Ministero dei Beni Culturali: la statuetta tornerà al Museo Archeologico di Siena, mentre per la sfinge occorrerà comprendere qual è il luogo di provenienza.
Per noi è un bel colpo, sottolinea Upham. A Londra rintracciamo reperti da tutto il mondo, ma certo, una gran parte arriva dallItalia, perché qui è concentrata così tanta ricchezza culturale. Ma anche noi in Italia, conclude Parrulli, a volte recuperiamo e restituiamo opere rubate al Regno Unito.