“L’offerta e la promozione di prodotti del Made in Italy del turismo, del termalismo terapeutico e del benessere, della valorizzazione culturale, della moda e dell’agroalimentare sono un patrimonio fondamentale per l’Italia, da valorizzare e mettere a frutto per lo sviluppo dei territori”. E la dichiarazione di Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme – Confindustria, in occasione della partecipazione, il 12 ottobre, alla tavola rotonda “L’economia del turismo e della cultura” del Convegno nazionale Commercialisti ed Imprese tenuto ad Agrigento . Alla tavola rotonda erano presenti tra gli altri Sandro Pappalardo, Assessore della Regione Sicilia al Turismo e Beni culturali, Massimo Maccioni Responsabile Divisione Imprese Italia di BNL e Domenico Arcuri Ad di Invitalia che nel suo intervento ha sottolineato che: ” Dobbiamo provare ad alzare la qualità dellofferta. Se un turista produce reddito non si accontenta dell84% degli alberghi italiani a conduzione familiare. Dovremmo innovare. La tecnologia ci servirebbe a ridurre i tempi e lo spazio. È necessario raccordarsi di più con i luoghi. Se un cittadino di Bangkok arriva a Pompei non deve visitare il sito e poi scappare via, ma da lì deve poter andare in Costiera, sul Vesuvio, a Ercolano con facilità. Si può fare? Invitalia ci prova. Oggi il Contratto di Sviluppo finanzia anche investimenti sul turismo. E Invitalia lo fa anche con incentivi più piccoli.”
“E’ pero’ necessario attivare in maniera appropriata tutti gli strumenti ed interventi disponibili, a cominciare dalla Cassa Depositi e Prestiti. Occorre che il Ministero dell’Economia faccia chiarezza sulle logiche d’intervento che CDP adotta per scegliere le aziende del turismo nelle quali investire, perche’ hanno lasciato perplessi, se non sconcertati, in passato, gli apporti finanziari di grande rilevanza che CDP ha effettuato, entrando nel capitale di gruppi dell’industria alberghiera che, da anni, navigano da una crisi all’altra ha precisato nel suo intervento il presidente di Federteme Jannotti Pecci. che ha così concluso: “Bisogna evitare di intervenire in Aziende senza futuro, per ragioni strutturali e di mercato, nella consapevolezza che le risorse finanziarie utilizzate da CDP provengono dal risparmio postale degli italiani e, come autorevolmente ricordato solo pochi giorni fa dal Presidente Guzzetti, vanno investite con attenzione e prudenza. Consapevolezza e prudenza che devono essere coerenti con le nostre aspettative e con le affermazioni, anche del sen. Centinaio, in occasione dell’incontro avuto in Confindustria subito dopo la sua nomina a Ministro del turismo, per evitare che scelte quanto meno discutibili, fatte non a caso evidentemente prima delle scorse elezioni, drenino preziose risorse che piu’ utilmente andrebbero investite in aziende sane che, con la disponibilita’ di ulteriori risorse finanziarie, potrebbero creare nuova e duratura occupazione e favorire il rinnovamento e potenziamento dell’offerta turistica nazionale”. “Sono certo – ha concluso Jannotti Pecci- che il sistema turistico italiano potra’ vincere – con interventi appropriati e tempestivi – ancora una volta la sfida della competitivita’ e a questi fini e’ necessario vincere anche la sfida della innovazione digitale in tutta filiera dell’industria del turismo impegnandosi, senza ulteriori indugi con iniziative appropriate di formazione continua di qualita’ per tutte le risorse umane coinvolte.