Ieri giovedì alle 9.30 ha avuto luogo la cerimonia di apertura della Cappella della Sacra Sindone di Torino con la presenza di Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino, la sindaca della città di Torino Chiara Appendino, larcivescovo Cesare Nosiglia e la Direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella. Ci sono voluti 28 anni di chiusura della cappella da quando nel 90 crollò sul pavimento un frammento di marmo da un cornicione interno, e si consumò lincendio nel 97. Il costo complessivo del restauro ammonta a circa 30 milioni di euro, è stato finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Iren e Performance in Lighting. Il restauro ha interessato lintero edificio, sono stati sostituiti oltre 1400 elementi di marmo, sono stati consolidati 4000 componenti con l’integrazione materica, sono state inserite nuove catene in acciaio, consolidate le murature, rifatte le coperture e i serramenti nonché inseriti gli impianti di illuminazione e sicurezza.
Il Ministro ha espresso la sua gratitudine per questo importante traguardo, È un evento di importanza mondiale perché stiamo per restituire un bene di altissimo valore alla città di Torino. Questo è il risultato di centinaia di professionisti ed esperti di beni culturali. Quando parliamo di valore di bene culturale, di solito si interpreta come effetti di natura economica, una macchina che nasce dallesaltazione di un bene. Oggi abbiamo una prova di come questo concetto di valore non sia solo economico. Non ci scordiamo il valore religioso e artistico, ma anche quello simbolico che ha per la comunità.
Per la direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella, Il restauro è stato una grande sfida di tecnica e immaginazione. Oggi vogliamo celebrare la rinascita di unopera stupefacente e unica. Ci sono voluti 21 anni, sono molti ma dobbiamo tenere conto della complessità del restauro. Uno dei momenti più importanti per la storia della città e per il suo futuro, – come ricorda la sindaca Appendino- appartengo alla generazione che ricorda benissimo le fiamme attorno alla Cupola, che non ha mai potuto visitare questo luogo. Oggi provo un senso di orgoglio. Il mio pensiero va a chi non ha potuto godere di questo patrimonio culturale e a chi domani potrà farlo. Penso alle generazioni più giovani che potranno tornare a vederlo. Ringrazio chi lha reso possibile e credo sia un punto di partenza, non di arrivo per i torinesi. Anche il Ministro ha rievocato il tragico evento, Ho vissuto un anno a Torino proprio nel 1997, mi ricordo langoscia. Il rogo per la città fu un lutto da elaborare, perciò credo sia molto importante ciò che succede oggi.
Inoltre, ha dichiarato, Quello che sta succedendo oggi qui a Torino mi piacerebbe succedesse anche in altre parti dItalia, e cioè quando una comunità che si rende conto di possedere qualcosa a livello di patrimonio culturale, lo fa proprio, e per riaverlo è disposta a combattere, ad aspettare degli anni affinché questo si compia e possa andare avanti nel tempo. E poi, Complimenti quindi alla città di Torino per aver aiutato a rendere possibile la restituzione della cappella. È questo lo spirito giusto, secondo Bonisoli: I problemi si affrontano, si discutono, si superano. Io vado a Roma per partecipare a un bel Consiglio dei ministri, avrete il Def. Sono tranquillo, anzi sono contento perché ci saranno delle novità, dei forti segnali di cambiamento.
Per quello che riguarda le visite alla Cappella della Sacra Sindone di Torino rimandiamo a quanto abbiamo già descritto nel dettaglio:
http://www.qaeditoria.it/details.aspx?idarticle=87082