La collezione che sarà esposta nello Spazio Extra MAXXI – nasce per volontà della Fondazione San Patrignano che nel celebrare la storia del centro fondato da Vincenzo Muccioli nel 1978, ne intende garantire il futuro attuando uno strumento di sostenibilità innovativo. In Italia si tratta del primo episodio di endowment sul modello anglosassone che permetterà a San Patrignano di avere una risorsa patrimoniale in caso di futuri investimenti strutturali.
La collezione, protagonista di una presentazione itinerante, dopo la mostra dello scorso marzo presso la Triennale di Milano, giunge ora al Museo MAXXI di Roma. Questa seconda esposizione è unulteriore conferma di un vivace percorso nato da unintuizione che reinventa il rapporto tra pubblico e privato sociale che diviene un sistema virtuoso a beneficio dellindividuo.
La mostra sarà aperta gratuitamente al pubblico. Ad accompagnarla, un catalogo che raccoglie testi di Letizia Moratti, Andrea Gnassi, Giovanna Melandri e una breve introduzione del critico darte, pittore e filosofo Gillo Dorfles.
Lesposizione presenterà unampia selezione dellintera raccolta, con opere di Vanessa Beecroft, Alessandro Busci, Giorgio Griffa, Agnes Martin, Davide Monaldi, Yan Pei Ming, Michelangelo Pistoletto, Julian Schnabel, Sandro Chia, Enzo Cucchi e altri, con alcuni lavori non precedentemente esposti in Triennale, tra cui una nuova opera prestata dallartista Silvio Wolf.
Dalla prima mostra milanese, infatti, la collezione vanta nuove donazioni, tra cui appunto lopera dellartista Giorgio Griffa – messa a disposizione da lui personalmente – e auspicabilmente sarà ancora arricchita in futuro da ulteriori donazioni, in sintonia con i valori di San Patrignano che attraverso larte potranno essere irradiati negli anni a venire.
La collezione approderà definitivamente presso il nascente museo di Rimini nel 2019, dove lintento sarà quello di evidenziare i contenuti delle opere attraverso speciali attività dedicate, Il nuovo museo sarà realizzato nel cuore della città, in due monumentali edifici di grande rilevanza storica e artistica, ma anche altamente simbolici: il Duecentesco Palazzo dellArengo e il Trecentesco Palazzo del Podestà, questultimo per secoli luogo istituzionale della funzione pubblica