Ieri il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge numero 55, Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale, vale a dire il cosiddetto collegato al bilancio, accogliendo, con il solo dissenso del centro destra, l’emendamento sull’ampliamento della perimetrazione del Parco regionale dell’Appia Antica proposto da Marco Cacciatore e da altri consiglieri regionali del Lazio appartenti al M5S. Il nuovo perimetro conterrà oltre mille ettari in più e si spingerà nel centro storico della Capitale, fino alle terme di Caracalla, e correrà in direzione dei Castelli Romani, fino all’area Falcognana – Divino Amore, che era già stata presa in considerazione in una precedente proposta di espansione, mai ratificata, avanzata nel 2005, e che, dal 2011, è stata al centro di un imponente progetto edificatorio da oltre 1,3 milioni di metri cubi. Un risultato storico che salva dalla speculazione edilizia un altro pezzo del polmone verde di Roma e del Lazio, area di pregio naturalistico, storico e paesaggistico commentano, in una nota, i consiglieri del M5S, un traguardo raggiunto anche grazie alla sinergia di molte istituzioni, tra cui la Città Metropolitana di Roma Capitale, il Comune di Roma e i Comuni di Ciampino e Marino, come ha ricordato la consigliera Marta Bonafoni della Lista Civica Zingaretti. Contando già sull’approvazione del Piano d’Assetto ottenuta a luglio, il Parco regionale dell’Appia Antica, fortemente voluto dal politico e giornalista Antonio Cederna, potrà ora raggiungere la sua massima estensione.
1000 ettari in più per il Parco dell’Appia Antica
