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Bonisoli: musei a 2 euro per gli under 25 e domeniche gratuite «da marzo a ottobre».

da | 14 Set 2018 | Turismo

Dietrofront del ministro dei beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli: l’iniziativa domenica al museo ci sarà, ma durante la bassa stagione, con l’aggiunta di una settimana gratuita per dare il via alla nuova stagione turistica. Inoltre, dal 2019 per i giovani under 25 l’ingresso ai musei sarà di 2 euro, mentre per under 18 gratuiti.

Bonisoli ha aggiustato il tiro sulla questione domeniche gratis ai musei. Il mese di agosto lo aveva visto protagonista di uno scambio di opinioni sui social con l’ex-ministro Dario Franceschini, che nelle sue argomentazioni faceva cenno ai 10 milioni di persone coinvolte nell’iniziativa delle domeniche gratis. È doveroso ricordare, però, che Bonisoli aveva dichiarato solamente di voler lasciare maggiore libertà ai direttori dei musei e che questa iniziativa andava bene «come lancio pubblicitario». E così farà.

Come riportato nell’intervista del Corriere della Sera, le decisioni devono essere pensate e prese «dopo un attento, prolungato ascolto dei direttori dei musei statali, in diverse, animate e molto libere riunioni». Nell’alta stagione le domeniche ai musei portavano, soprattutto nei centri di maggiore prestigio come Colosseo, Pompei e Uffizi, una quantità eccesiva di visitatori, spesso ingestibile. La risposta del ministro, quindi, è stata quella di lasciare le domeniche gratuite solamente nella bassa stagione turistica «diciamo da ottobre a marzo, quando minore è la pressione dei turisti stranieri».

Ma non è finita qui: «ci sarà una intera settimana gratuita che servirà come lancio ideale della nuova stagione turistica: quest’anno sarà nel mese di marzo». Come lancio pubblicitario effettivamente non è male. Inoltre, i direttori dei musei avranno a disposizione altre 8 giornate gratuite con cui potranno gestire al meglio i flussi turistici: «anche suddividendo le giornate in fasce orarie». In totale, una ventina di giornate gratuite.

Sempre nell’intervista del Corriere, Bonisoli dichiara che dal prossimo anno «tutti gli under 25, italiani e stranieri, pagheranno solo 2 euro di ingresso». Sui social è sceso in campo con l’hashtag #ValoreAiGiovani, e come dargli torto: «Le nuove generazioni dovranno ereditare il nostro patrimonio culturale ed è doveroso metterle nelle condizioni di conoscerlo, amarlo, ritenerlo “proprio”». Ma cosa significa esattamente «tutti gli under 25»? Se lo è domandando Franceschini che con un tweet non perde tempo e incalza. «Una domanda – scrive Franceschini – a @BonisoliAlberto: da sempre dai 18 ai 25 anni l’ingresso nei #musei è ridotto e sotto i 18 anni è gratuito. Perché adesso far pagare 2 euro a bambini e ragazzi? Perché un costo in più per chi porta figli, nipoti o scuole a visitare un museo?». Dovuta o no, la precisazione di Bonisoli è arrivata repentina: i ragazzi fino ai 18 anni continueranno a non pagare il biglietto d’ingresso. Dai 18 ai 25, invece, si potrà accedere al costo di 2 euro. «In questo momento, la fascia sociale che in Italia ha bisogno di maggior sostegno è rappresentata dai giovani. Infatti stiamo studiando ulteriori misure di tariffe agevolate per gli under 25 sia per il teatro che per il cinema, proprio per favorire la conoscenza di questi mondi da parte dei ragazzi». La domanda che si dovrebbe portare all’attenzione di Bonisoli non era, di certo, quella posta da Franceschini, bensì “chi sono veramente i giovani?”. Negli anni, la fascia di riferimento di questa categoria si è allungata. Oggi un ragazzo di 27 o 30 anni potrebbe ancora non essere autosufficiente. Forse per mettere nelle condizioni di conoscere il patrimonio culturale, bisognerebbe anche considerare e agevolare questa categoria di over 25.

Vorremmo ricordare alle parti in causa che consentire il libero ingresso una domenica al mese non è una vera innovazione, come ha ricordato in un recente articolo il professor Pietro Graziani: «Guardando al passato e, in particolare alle disposizioni normative che hanno regolato l’accesso nei musei, monumenti e aree archeologiche nel secolo scorso, dobbiamo constatare come oggi non si sia in presenza di una vera innovazione nel consentire il libero ingresso una domenica al mese. Infatti, leggendo il “Regolamento contenente norme per l’ingresso ai monumenti, ai musei, alle gallerie ed agli scavi di antichità dello Stato” approvato con Regio Decreto 8 giugno 1933, n. 889, vediamo che all’articolo 1 secondo comma, si dice: “La domenica l’ingresso nei predetti istituti è gratuito”; non quindi la prima domenica, ma tutte le domeniche di ogni mese, siamo nel 1933, venivano previsti abbonamenti per il territorio nazionale o per una sola città, veniva anche previsto che agli studenti delle scuole medie che ottenevano una votazione di sette decimi, in almeno tre materie, veniva rilasciata una tessera di ingresso gratuito per l’intero periodo estivo.

Con la legge 26 novembre 1955, n. 1317 di modifica delle precedenti disposizioni, si conferma all’articolo due come in tutte le domeniche l’ingresso è gratuito, salvo per alcuni siti dove la tassa è però ridotta al 50 per cento (tra questi il Palatino, il Foro Romano, Pompei, La Galleria Borghese e pochi altri), viene consentito il libero ingresso a tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado e viene estesa ad un anno la possibilità del libero accesso agli studenti meritevoli, riprendendo la disposizione della precedente legge del 1933, creando un rapporto stretto tra attività scolastica e beni culturali».

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