Al Museo Correr di Venezia è allestita fino al 7 gennaio Printing R-Evolution 1450-1500. I cinquantanni che hanno cambiato lEuropa, una mostra dedicata a una delle più grandi invenzioni della storia delluomo: la stampa a caratteri mobili di metallo. Una sezione della mostra, disponibile fino al 30 settembre, è esposta alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
Le invenzioni fanno bene alla società e così è stato per la stampa a caratteri mobili inventata dal tedesco Johannes Gensfleisch della corte di Gutenberg. Da quel momento, la circolazione delle idee e della cultura cambiò radicalmente: se dapprima i monasteri erano isole culturali, luoghi del sapere, zeppi di libri scritti a mano da abili (non sempre) amanuensi, con lidea di Gutenberg i libri circolarono con più facilità. I monaci dovevano viaggiare di isola in isola per copiare i libri e portarli nel loro monastero.
Anche se la stampa risale al nono secolo, fu proprio in Europa, tra il 1450 e il 1500, che avvenne il passo decisivo. Una vera rivoluzione. Il primo libro ad essere stampato nel continente fu la Bibbia nel 1455 precisamente a Magonza, nella città natale di Gutemberg.
La mostra a Venezia è stata realizzata grazie al progetto 15cBOOKTRADE dellUniversità di Oxford, finanziato dal Consiglio europeo delle Ricerche. Il progetto studia limpatto economico e sociale di questa invenzione sullodierna società; i libri, quindi, vengono utilizzati come fonti storiche.
Dal 1500 in poi i testi hanno iniziato a circolare in ogni dove e grazie alla tecnologia è possibile risalire ai loro movimenti nel tempo e nello spazio. Oggi sembra scontato sapere chi ha scritto un libro, quando lo ha scritto, dove lo ha scritto e anche chi lha stampato o magari posseduto. Nel XVI era più complicato. 15cBOOKTRADE ha analizzato quasi 50.000 libri e ha creato un database che contiene migliaia di dati per capire proprio la loro circolazione. I dettagli in un libro sono indizi che portano a una logica deduzione.
Ogni libro racconta una storia afferma Cristina Dondi, dottoressa a capo del progetto – che va al di là delle parole che si leggono in esso. Storie delle persone che lhanno usato, delle annotazioni e disegni lasciati nei margini. Se un libro racconta una storia, migliaia di libri fanno la storia.
Venezia non è stata scelta a caso come luogo per la mostra. La Serenissima divenne il più grande centro di stampa ed esportazione in Europa.
È vero, con linvenzione della stampa a caratteri mobili non si incontrarono più personaggi come Alcuino in giro per lEuropa alla ricerca di libri da copiare. Si iniziò a delineare una nuova società, più aperta, più accessibile e tutto grazie a dei piccoli tasselli di metallo.