fbpx

“Migliaia di libri fanno la storia”: Printing R-Evolution 1450-1500.

da | 6 Set 2018 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Al Museo Correr di Venezia è allestita fino al 7 gennaio “Printing R-Evolution 1450-1500. I cinquant’anni che hanno cambiato l’Europa”, una mostra dedicata a una delle più grandi invenzioni della storia dell’uomo: la stampa a caratteri mobili di metallo. Una sezione della mostra, disponibile fino al 30 settembre, è esposta alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.

Le invenzioni fanno bene alla società e così è stato per la stampa a caratteri mobili inventata dal tedesco Johannes Gensfleisch della corte di Gutenberg. Da quel momento, la circolazione delle idee e della cultura cambiò radicalmente: se dapprima i monasteri erano isole culturali, luoghi del sapere, zeppi di libri scritti a mano da abili (non sempre) amanuensi, con l’idea di Gutenberg i libri circolarono con più facilità. I monaci dovevano viaggiare di isola in isola per copiare i libri e portarli nel loro monastero.

Anche se la stampa risale al nono secolo, fu proprio in Europa, tra il 1450 e il 1500, che avvenne il passo decisivo. Una vera rivoluzione. Il primo libro ad essere stampato nel continente fu la Bibbia nel 1455 precisamente a Magonza, nella città natale di Gutemberg.

La mostra a Venezia è stata realizzata grazie al progetto 15cBOOKTRADE dell’Università di Oxford, finanziato dal Consiglio europeo delle Ricerche. Il progetto studia l’impatto economico e sociale di questa invenzione sull’odierna società; i libri, quindi, vengono utilizzati come fonti storiche.

Dal 1500 in poi i testi hanno iniziato a circolare in ogni dove e grazie alla tecnologia è possibile risalire ai loro movimenti nel tempo e nello spazio. Oggi sembra scontato sapere chi ha scritto un libro, quando lo ha scritto, dove lo ha scritto e anche chi l’ha stampato o magari posseduto. Nel XVI era più complicato. 15cBOOKTRADE ha analizzato quasi 50.000 libri e ha creato un database che contiene migliaia di dati per capire proprio la loro circolazione. I dettagli in un libro sono indizi che portano a una logica deduzione.

“Ogni libro racconta una storia – afferma Cristina Dondi, dottoressa a capo del progetto – che va al di là delle parole che si leggono in esso. Storie delle persone che l’hanno usato, delle annotazioni e disegni lasciati nei margini. Se un libro racconta una storia, migliaia di libri fanno la storia”.

Venezia non è stata scelta a caso come luogo per la mostra. La Serenissima divenne il più grande centro di stampa ed esportazione in Europa.

È vero, con l’invenzione della stampa a caratteri mobili non si incontrarono più personaggi come Alcuino in giro per l’Europa alla ricerca di libri da copiare. Si iniziò a delineare una nuova società, più aperta, più accessibile e tutto grazie a dei piccoli tasselli di metallo.