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Biennale di architettura: Leone d’oro alla Svizzera

da | 25 Mag 2018 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Sono stati assegnati i premi ufficiali della 16ma edizione della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia: il Leone d’Oro per la migliore partecipazione nazionale è andato alla Svizzera che con il padiglione “Svizzera 240 House Tour” ha sviluppato il tema degli spazi domestici ribaltando ed estremizzando volumi, dimensioni e misure. La realizzazione è opera di un giovane team di architetti del Politecnico federale di Zurigo formato da Alessandro Bosshard, Li Tavor, Matthew van der Ploeg e Ani Vihervaara. Una Menzione specialenell’ambito delle partecipazioni nazionali è stata attribuita alla Gran Bretagna con il padiglione Island con la motivazione: “per una proposta coraggiosa che utilizza il vuoto per creare uno ‘spazio libero’ destinato a eventi e appropriazioni informali”.

La giuria, composta da Sofía von Ellrichshausen (Presidente, Argentina), Frank Barkow (Stati Uniti), Kate Goodwin (Australia), Patricia Patkau (Canada) e Pier Paolo Tamburelli (Italia) ha inoltre assegnato il Leone d’oro all’architetto portoghese Eduardo Souto de Moura, per “la precisione di accostare due fotografie aeree, rivelando il rapporto essenziale tra l’architettura, il tempo e il luogo”. Il Leone d’argento per un promettente giovane partecipante invece, è stato assegnato ai belgi Jan de Vylder, Inge Vinck e Jo Taillieu per un “progetto sicuro di sé, in cui la lentezza e l’attesa permettono all’architettura di essere aperta all’attivazione futura”. Due le menzioni speciali: per l’architetto indonesiano Andra Matin “per un’installazione sensibile che offre un quadro completo che porta a riflettere sui materiali e la forma delle strutture vernacolari tradizionali” e per Rahul Mehrotra “per tre progetti che trattano i temi dell’intimità e dell’empatia, attenuando con delicatezza le barriere e le gerarchie sociali”. Come era già stato annunciato il Leone d’Oro alla carriera è stato assegnato dal CdA della Biennale, su proposta delle due curatrici Yvonne Farrell e Shelley McNamara a Kenneth Frampton, grande storico e teorico dell’architettura della Columbia University.

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